Firenze – Nardella scatenato, quello che propone al consiglio comunale nel documento programmatico è non solo un piano ragionato per punti, ma una vera e propria visione della città. Una rivoluzione, che non lascia indietro nè la mobilità, nè le grandi opere, nè il verde pubblico, nè le piazze, nè le periferie. Senza parlare dell’innovazione, dove la smart city prende corpo con la control room, nè il turismo e il problema delle case.
A cominciare dallo stadio, dove il sindaco, prendendo atto della determinazione e velocità con cui il patron Commisso sta affrontando la questione, promette ai cittadini un vero e proprio incontro, prossimo, pubblico, in cui saranno resi noti i termini della questione. Che riguarda, in buona sostanza, le due opzioni su cui bisognerà decidere: o mettere in atto il progetto del 2013, che vede non lo spostamento del mercato, bensì soltanto la ricostruzione dell’area nord della Mercafir, o la riqualificazione del vecchio stadio, con il necessario intervento della Sovrintendenza per quanto riguarda la natura monumentale del Ridolfi.
Attenzione alle politiche abitative, torna il Piano Casa. “A Frenze è sempre più difficile, a causa anche di questa esplosione del cosiddetto fenomeno degli affitti turistici brevi – dice Nardella – trovare degli affitti sostenibili in certi quartieri della città. Per questo dobbiamo andare avanti col nostro Piano Casa, un piano che cuba complessivamente 400 milioni di euro, tra fondi privati, fondi pubblici, fondi semipubblici che ci consente di insistere sul sistema di social housing, che ci consente di trasformare certi immobili in poli della residenza, invece di aprire a speculazioni edilizie, dunque un Piano Casa che segue ciò che abbiamo già sperimentato negli anni scorsi, che ci ha consentito di arrivare a quota mille negli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Parlare quindi di sostegno alla famiglia, alla residenza, ai giovani e agli anziani vuol dire prima di tutto mettere al centro il tema della casa”. E il richiamo al turismo, al turismo sostenibile, a fronte dei vari report fatti dalla stampa locale sul problema degli affitti brevi, è inevitabile. “Questo consiglio sarà impegnato – dice Nardella – perché la giunta porterà presto un regolamento sul fronte della disciplina degli affitti turistici brevi. Sarà un regolamento molto innovativo, speriamo che venga supportato anche da un lavoro legislativo del governo perché sapete bene che i sindaci oggi hanno pochi strumenti per limitare e regolare questo fenomeno, gli AirB&B per intendersi, mentre è necessario avere il supporto di una normativa nazionale che consenta ai sindaci di poter poi effettivamente limitare l’uso improprio delle residenze. Una cosa, dicendolo con un esempio un po’ semplice ma poprio per questo comprensibile, una cosa è avere una famiglia che affitta un appartamento in centro per le difficoltà ecnomiche di arrivare alla fine del mese, per dare una mano ai propri figli a studiare, altro è se noi abbiamo un signore proprietario di venti alloggi in centro, oppure delle multinazionali che affittano come semplici appartamenti, pagando la cedolare secca, al 19%, mettendo in campo una sorta di concorrenza sleale verso strutture ricettive che devono pagare il personale, le tasse. Quindi, questo regolamento di controllo e di contenimento del fenomeno degli affitti turistici brevi ha anche una funzione di equità nei confronti di attività ecnomiche ed imprenditoriali nel campo del turismo”.
Avanti come un treno anche per quanto riguarda le grandi infrastrutture, a partire dal nuovo aeroporto e dal sottoattraversamento che Nardella si rifiuta a collegare alla Tav, in quanto, dice il sindaco “il vero obiettivo del sottoattraversamento cittadino non è, come è stato detto, quello di guadagnare sette o otto minuti nella tratta Firenze-Roma, bensì quello di liberare decine di chilometri di binari a favore di pendolari e traffico regionale”.
Fra i vari progetti, quello del ritorno in auge del cosiddetto “progetto Rogers”, vale a dire rendere l’Arno fruibile dai cittadini con passeggiate, punti di ritrovo, soluzioni ardite come quelle di passaggi a pelo d’acqua. Senza contare il progetto di riqualificazione di altre 12 piazze e la mobilità che, oltre a puntare ad ampliare le linee della tramvia, arriva a prospettare il famoso “scudo verde”, vale a dire la chiusura e apertura dei varchi telematici a Firenze per regolare i flussi di traffico, secondo una logica già sperimentata in altre città italiane, una per tutte Milano, in cui, come dice Nardella, dopo un primo periodo di aggiustamento, i risultati sono stati ottimi, sia a livello di decongestionamento del traffico, sia di controllo dell’inquinamento.
Nel contesto degli interventi sull’aspetto della città, senza dubbio vanno citati i “nuovi quartieri”, vale a dire interventi molto significativi per quantoriguarda zone rimaste fino ad ora, nonostante le potenzialità, al di fuori della vita cittadina, una fra tutte l’ex-Manifattura Tabacchi, che diventerà, come annunciato da tempo, un vero e proprio quartiere culla di innovazione, attività artigianali, con un nuovo asilo nido dei tre previsti, o i Lupi di Toscana, centro anch’esso collegato all’asse tramviaria. Fortezza da Basso, vero polo di rappresentanza per il mondo economico della città, “si sta perfezionando in queste ore – annuncia Nardella – l’atto notarile con cui il 25% della proprietù passa alla Camera di Commercio”. Così, si stabilisce la “quaterna” proprietaria: Comune di Firenze, Città Metropolitana, Regione Toscana e Camera di Commercio, che conferirà 40 milioni di euro. “In questo modo – dice il sindaco – avremo a disposizione un fondo di 60 milioni di euro”.
Firenze, “la più piccola città globale”, dice il sindaco. Una città aperta al resto del mondo, con una presenza economica e culturale importante, come dimostrano le 45 università straniere, l’Istituto Europeo, le 15 multinazionali che vi hanno sede. E per sottolinearne il carattere internazionale e attrarre capitali, ecco che nasce la Florence Foundation. E anche la spinta verso le Olimpiadi del 2032, quelle da condividere con Bologna, sembra più forte e il risultato (positivo) meno impossibile. Anche perché, annuncia Nardella, il 1 ottobre ci sarà un incontro con il sindaco Merola.
Infine, una nota più propriamente politica sul nuovo governo, che, dice Nardella, sembra più aperto e dialogante con i problemi delle amministrazioni territoriali. Tant’è vero che sono previsti nei prossimi giorni incontri con la ministra delle infrastrutture De Micheli e con il ministro alla cultura, Dario Franceschini.