Piano del Turismo, gioco di squadra e borghi come “spazi di vita”

Firenze – Piano straordinario di promozione della Toscana, arrivano altri soldi rispetto a quanto previsto. La Toscana si prepara  alla ripartenza con un piano da 6 milioni e 334 mila euro, concentrato su grandi azioni di marketing, tra cui la nuova campagna internazionale “Toscana, Rinascimento senza fine”.  Altri 2 milioni di risorse, rispetto a quanto previsto, ovvero invece di 4 milioni di euro. Un investimento importante, perché nel turismo e nella sua ripartenza, come dice il presidente Eugenio Giani, “crediamo e siamo fermamente convinti”. Puntare sul turismo insomma, “magari – aggiunge Giani – provando a diffonderlo anziché concentrarlo in pochi luoghi”.

Ed ecco la vera direttrice del nuovo piano presentato oggi. Turismo come esperienza, diffusa sul territorio, con almeno 7 grandi direttrici che, emerse da un confronto col territorio, possano davvero rendere l’esperienza toscana qualcosa di unico e ben caratterizzato dalla qualità. Una proposta, come viene sottolineato, che guarda a un panorama fortemente differenziato rispetto al famoso e, ormai appurato, insostenibile, “mordi e fuggi”.

“Abbiamo deciso di fare presto, per essere pronti nel momento in cui il mercato muoverà i primi passi – dice l’assessore Leonardo Marras – stiamo andando incontro a un anno che, prima di tutto, priviligerà il turismo di prossimità. E’ un piano, quello di Toscana Promozione turistica, che merita di essere analizzato perché può essere un progetto pilota addirittura a livello nazionale. E’ stato pensato e lavorato insieme ai 28 ambiti, è un progetto unitario che rifugge l’idea di costruire pccoli spazi dove si torna magari a guardarsi la punta dei piedi, ma i comuni toscani si trovano dentro a un percorso che dirigerà verso prodotti turistici omogenei, e speriamo di assistere in questo modo un settore fra i più colpiti in questa fase, che possa essere il primo degli interventi che riposiziona la Toscana prima di tutto in Italia e poi nel mondo”.

Fra gli interrogativi da porsi, senz’altro interviene quello sul turismo di massa e sulla possibilità-eventualità che, una volta risolta la crisi covid, si possa tornare a questi modelli. “Nelle nostre aspettative – dice Marras – è importante far percepire la Toscana come un luogo da vivere, dove l’esperienza è il primo elemento su cui basare la propensione del vivere in Toscana, dove passare anche lunghi momenti di vita, per esempio nei borghi, dove in qualche modo c’è la sensazione di un riscatto. Anche le città d’arte, che avranno necessità di ripensarsi profondamente nelle funzioni e che saranno senz’altro l’oggetto del desiderio di molti cittadini del mondo. Penso che se passiamo questa frase molto critica, anche di transizione dal momento che prendere i voli sarà più costoso di prima, tante compagnie aeree potrebbero fallire e sarà quindi anche più complicato programmare i viaggi molto lunghi nel mondo, ma in questo momento di transizione noi dobbiamo sapere che abbiamo una vocazione internaizonale e guardare al cittadino che vuole e può venire in Toscana a fare la sua vacanza, e non solo un breve tratto della sua vacanza”. Circa le nuove difficoltà che la situazione ha fatto emergere, ecco qualche numero: il 2020 ha visto il 90 per cento dei voli cancellati. Ci sono aree che hanno sofferto flessioni nelle presenze del 30 per cento, altri dove le perdite sono state del 70 per cento. Il ritorno dei turisti dagli Stati Uniti e dell’Asia è atteso probabilmente non prima del 2022.

Sette sono i temi di viaggio proposti per un soggiorno in regione, tutti fortemente connessi con le tendenze del momento. Si spazia dal cosiddetto ‘living culture” (ovvero cultura, eventi e creatività) al ritorno ai borghi e ai prodotti autentici (la fuga dalla città insomma, o ‘city quitter’ che dir si voglia); ci sono i viaggi nelle città d’arte e la vacanza al mare, il relax e rigenerazione dei viaggi del benessere con un ‘new wellness”; c’è la vacanza e il viaggio inteso come momento di ‘disconnessione’ e di ricarica con un’immersione nella natura e nelle attività all’aria aperta ma anche, con l’emergenza coronavirus ancora non tramontata, il lungo soggiorno in campagna dove magari poter lavorare, alla bisogna, in ‘smart working’.  Sette temi di viaggio per l’appunto e cinquantadue linee di prodotto distribuite su tutti i territori.

Nuove difficoltà, si diceva, nuovo metodo di lavoro, in cui il concetto principale è quello di stare uniti e fare squadra.  Quest’anno il piano di promozione è stato infatti il frutto di un vero lavoro di team: oltre 240 comuni, raggruppati in ventotto ambiti turistici, la Regione Toscana con le sue agenzie, Toscana Promozione Turistica per il turismo e Fondazione Sistema Toscana per il digitale, che hanno elaborato linee e ideesulla nuova piattaforma digitale di co-programmazione, e poi naturalmente gli operatori turistici, con oltre 1.500 interviste ad imprenditori della regione durante i mesi di lockdown a cui seguiranno cinquantatré laboratori in programma nel mese di gennaio.   Una nuova governance insomma, lanciata lo scorso marzo e riassunta sotto il nome di “Toscana together”, per definire assieme una strategia per obiettivi.

Per quanto riguarda la velocità per essere pronti a ripartire, si è voluto puntare su uno strumento digitale per la co-programmazione, una piattaforma che consente una grande flessibilità d’azione per un veloce adattamento agli scenari: attraverso la condivisione dei rispettivi obiettivi gli ambiti turistici partecipano all’aggiornamento costante del parco progetti legati ai territori, selezionano le priorità e costruiscono in modo condiviso una strategia di promozione di quello che gli addetti ai lavori indicano come brand-set della Toscana. Evitando le duplicazioni di progetti e facilitando il recupero di risorse ed economia di scala.

Il piano operativo 2021 concentrerà in particolare gli oltre sei milioni di risorse a disposizione su cinque aree di intervento: l’area business to business con le fiere e i workshop con i grandi tour operator internazionali, quest’anno ancora per lo più online; l’area comunicazione del brand con la campagna “Toscana. Rinascimento senza fine” e il focus “China”; gli interventi di valorizzazione dell’offerta con i progetti “Costa Toscana / Isole Toscane”, “I Cammini” e le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri; gli interventi sulla governance con “Tuscany Together”  ed infine le ricerche di mercato  per orientare l’azione, a partire da una indagine sullo stato di salute del brand Toscana e dei brand collegati, di prossimo avvio. A Toscana Promozione Turistica spetterà l’importante ruolo d’intervento nel coinvolgimento e nell’ascolto e di specifico supporto nella governance, nella strategia e nel design dell’offerta e del marketing.

“E’ stato possibile programmare il piano 2021 proprio a partire dai 28 piani di destinazioni condivisi con la piattaforma digitale: un metodo di selezione delle priorità all’interno di una comune matrice strategica – afferma Francesco Palumbo direttore di Toscana Promozione Turistica – collaborare insieme sulle politiche regionali del turismo e avere una strategia condivisa  costituisce  un lavoro puntuale sui prodotti della destinazione, un metodo marketing-oriented per promuovere il brand della Toscana e sviluppare gli obiettivi e i risultati da raggiungere con progetti coerenti sui vari asset della Toscana. I mercati sui quali lavorare saranno via via selezionati in considerazione dell’evoluzione della situazione pandemica”.

A breve prenderà il via un ricco programma di ascolto e coinvolgimento degli operatori turistici con 28 workshop per elaborare insieme a operatori pubblici e privati la “proposta di valore” dei diversi territori, 16 digital labs per l’aggiornamento delle competenze sui temi e strumenti di lavoro più urgenti per la ripresa e 9 workshop di co-design dell’offerta sui prodotti turistici coerenti con i mega-trend del mercato.

Foto di copertina: Luca Grillandini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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