Firenze – Delibera del commercio, semaforo verde in consiglio comunale, con aggiunta. E’ così che bisogna descrivere l’approvazione odierna del piano di commercio di Firenze presentato dall’assessore Giovanni Bettarini, che ha illustrato il documento davanti all’assemblea cittadina.
Un Piano che prevede sostanzialmente un infittirsi di eventi come le fiere promozionali, un allargamento dei mercati tradizionali, l’aggiunta di altri appuntamenti commerciali, Inoltre, alcuni appuntamenti vengono “spalmati” sull’Oltrarno: la Fiera dell’Oltrarno si sdoppia ad esempio in piazza del Carmine da piazza Santo Spirito, mentre altri cambiano sede, come (in via sperimentale) la dislocazione del Mercatino di Natale da piazza Santa Croce a piazza del Carmine, sfruttando così il nuovo spazio rappresentato dalla piazza “liberata” dal parcheggio. Le fiere promozionali passano da 12 a 19.
Fra i punti critici rilevati da un parte delle opposizioni, è Giacomo Trombi, consigliere comunale di Firenze a Sinistra, che se ne fa portavoce. Al primo punto critico, “la continuazione di una tradizione di “accentramento” di tutte le attività nel centro storico, che lascia di fatto abbandonate le periferie”. E’ vero, dice Trombi, sono previsti due appuntamenti “commerciali” in più nel quartiere 2 e nel quartiere 3, ma “si tratta di 2 eventi in un anno”. Inoltre, l’altro punto critico è da Trombi rilevato nella specificità dell’Oltrano, “che finora resiste alla pressione enorme di interessi di mercato e turismo”. “Travasando delle attività in Oltrarno – conclude Trombi – si rischia di metterne a rischio l’identità”. Si sono ascoltate le categorie, ribadisce Trombi, “il che va bene, ma non si è pervenuti a una visione politica complessiva””. Ad esempio, sulla questione delle iniziative culturali che avrebbero potuto trovare sede nella Rive Gauche, come la Fiera del Libro.
Si va dunque alla votazione, la delibera passa: 19 voti favorevoli su 27 votanti, un non voto. Sembra finita, ma non è così. Infatti, viene avanzata non una modifica cogente al regolamento, ma un ordine del giorno collegato alla delibera stessa approvata pochi secondi prima da parte della stessa maggioranza. Il dubbio è che forse qualcuno abbia fatto confusione fra emendamento e ordine del giorno di indirizzo. Bagarre assicurata, nonostante la … “modifica” riguardi l’aggiunta di altri eventi proprio nelle zone periferiche, nello specifico in via Benedetto Dei e allo stadio. Il punto è: per quale motivo la maggioranza torna sulla propria delibera una manciata appena di secondi dopo averla proposta? Insipienza o arroganza del potere, chiede Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a Sinistra. Alla fine, tutto si riaggiusta: la stessa opposizione di Sinistra vota favorevole, la “novità” passa. E allora si mette davvero la parola fine.