Firenze – Piano casa, via libera alla legge che lo proroga di due anni, fino al 31 dicembre 2018. Non proroga tout court: entrando nel dettaglio infatti si vede che la legge approvata oltre a prorogare le misure della legge regionale 24/2009, stabilisce nel contempo che, qualora i Comuni definiscano ampliamenti volumetrici a titolo di premialità nell’ambito della disciplina per il recupero del patrimonio edilizio esistente dei propri strumenti urbanistici, tali comuni possono escludere l’applicazione della lr24/2009 nei propri territori.
“Con questa proposta di legge – commenta la consigliera regionale del Pd Titta Meucci – si è fatto un buon lavoro. Si arriverà infatti anche ad un miglioramento e ad una riqualificazione del tessuto urbano perché le disposizioni del piano casa hanno già dimostrato negli scorsi anni di avere effetti positivi anche sul piano del riefficentamento e il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità del patrimonio edilizio privato. Possiamo e dobbiamo dunque continuare a coniugare il rilancio dell’edilizia con la riqualificazione del patrimonio. Due esigenze che possono essere tenute insieme nel segno e in linea con i principi della normativa urbanistica in vigore”.
E’ stata proprio la consigliera regionale a intervenire oggi mercoledì 21 dicembre in aula, a nome del gruppo, per dichiarare il voto favorevole alla proposta di legge ed era stata sempre Meucci (che ha ricoperto anche il ruolo di assessore all’urbanistica del Comune di Firenze) ad avere già presentato come prima firmataria e fatta approvare dal Consiglio, una mozione rivolta alla ulteriore conferma delle disposizioni del “Piano casa” proprio in virtù delle valutazioni positive dei suoi effetti provenienti da tutti i soggetti interessati anche durante quest’ultimo anno.
“Siamo concordi non solo sulla proroga– aggiunge Meucci – ma apprezziamo l’ulteriore arricchimento delle originarie disposizioni rivolto a favorire il conseguimento delle finalità di incentivo al recupero del patrimonio edilizio esistente”.
Del resto, conclude Meucci, gli obiettivi del “primo piano casa” continuano a essere validi ancora oggi, specialmente dopo la recente riforma della normativa urbanistica. E dunque: “Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, più trasparenza e procedure più snelle con l’obiettivo preciso di andare incontro alle necessità abitative delle famiglie toscane, ma anche sostegno al settore dell’edilizia”.