Firenze – Pian degli Ontani e l’intera comunità di Cutigliano si preparano a festeggiare i primi 60 anni del “Villaggio Cimone”, la struttura dell’Opera per la gioventù intitolata a Giorgio La Pira e costruita, in pochi mesi, nella primavera/estate di sessanta anni fa. Da allora, ha ospitato decine di migliaia di giovani, da tutta Italia, per attività di formazione.
Da qualche giorno, nei locali del Centro Studi intitolato a “Beatrice la Pastora”, in Pian degli Ontani, è visitabile una mostra con pannelli che riepilogano i 60 anni: resterà aperta fino a domenica 14 settembre (ore 9-18 tutti i giorni), quando sarà ricordato Giuseppe Arpioni, ideatore e fondatore del “Villaggio”, per tutti noto come “Pino”, stretto collaboratore di Giorgio La Pira e considerato una fra le figure più rappresentative del laicato cattolico toscano del Novecento.
L’iniziativa, sia della mostra che della giornata settembrina, è congiunta: si sono infatti mossi il Comune di Cutigliano, con il neosindaco Tommaso Braccesi (“Davvero orgoglioso di poter dedicare a questa bella esperienza uno dei primi atti del mio mandato”) insieme all’Opera intitolata a La Pira (“Una giornata importante – commenta il presidente Gabriele Pecchioli – che si inserisce nel rapporto da sempre molto stretto con la comunità locale a cui l’Opera si sente particolarmente legata”).
Su iniziativa dell’Amministrazione Comunale, ad Arpioni (“educatore”) verrà intitolato un tratto di strada che porta alle strutture del Villaggio: un ambiente che, rimodernato, oggi è attivo soprattutto nel periodo invernale con la preparazione di quanti, nell’estate successiva, svolgeranno attività di animazione nei campi scuola. Questi incontri iniziano nel periodo natalizio e proseguono nei fine settimana fino alla “Tre giorni di primavera”, attorno al 25 aprile. Ma anche in estate, oltre ad alcuni gruppi di Azione Cattolica, il Villaggio ospita tre campi-scuola dell’Opera, sia maschili che femminili, coinvolgendo circa 200 giovani.
Su Pino Arpioni e sui campi-scuola, in particolare su quello marino (“La Vela”) a Castiglion della Pescaia, ha da poco scritto un libro (“Sessant’anni di campi scuola”) il giornalista fiorentino Claudio Turrini. Volume che racconta anche le motivazioni per cui, nel clima dell’immediato dopoguerra, e assai provato dalla violenza dei totalitarismi, Arpioni decise di dedicare la sua vita all’educazione dei giovani.
Già nel 1946, presidente della Gioventù di Azione Cattolica, Arpioni iniziò a organizzare campi estivi sui monti di Pistoia. Venne poi eletto consigliere comunale a Firenze e il sindaco La Pira gli affidò i “cantieri di lavoro”. Dopo i campi nel 1953 a Dogana Nuova di Abetone alle pendici del Cimone (da cui il nome del Villaggio) e ai quali parteciparono dirigenti centrali dell’Azione Cattolica (fra cui Emmanuele Milano, futuro direttore generale di RaiUno, e lo scrittore Umberto Eco), il progetto del Villaggio montano si concretizzò a Pian degli Ontani. E ai primi di luglio 1954 le cinque casette prefabbricate ciascuna intitolata a un monte circostante (Selletta, Campolino, Libro Aperto, Doganaccia, Gomito) iniziarono a ospitare i primi giovani.
Da allora ne sono passati migliaia (“almeno 40 mila” fa presente Claudio Turrini) e fra questi anche nomi poi destinati a farsi largo anche nella politica. Nel secondo turno di quel luglio di 60 anni fa – nel gruppo “Aspiranti Emilia Romagna”, in sella a una bicicletta che la cronaca ricorda come … da donna – giunse al villaggio, direttamente da Reggio Emilia, il quindicenne Romano Prodi. Ma l’ex presidente del Consiglio e della Commissione UE non è l’unico, fra i politici nazionali odierni, ad essere transitato da Pian degli Ontani. Per quasi tutte le estati degli anni Ottanta fu presente al Villaggio anche il futuro presidente del Consiglio Enrico Letta, prima con i campi del Movimento studenti di Azione Cattolica e poi del Gruppo universitari di Pisa. Migliaia i giovani, ragazzi e ragazzi, che hanno imparato a sciare, grazie al Villaggio, nelle piste prima di Pian di Novello e in seguito dell’Abetone. E tanti i ricordi sugli incontri formativi tenuti, negli anni settanta, anche da Giorgio La Pira sul Concilio, su temi biblici e su questioni di attualità.
I pannelli della mostra raccontano le varie fasi nella vita del Villaggio. Viene ricordato anche Pino Arpioni, cui nel novembre 2000 il Consiglio Comunale di Cutigliano conferì la cittadinanza onoraria. Da notare il lavoro fatto dall’Opera in favore del Medioriente: fu nel novembre 2003, mentre Arpioni era ricoverato in ospedale dove sarebbe morto il 3 dicembre, che i suoi giovani tennero il primo pellegrinaggio in Terrasanta. E ancora oggi, nei Villaggi, proseguono incontri fra esponenti delle tre religioni monoteiste.