Pestaggi in carcere: 15 agenti indagati, quattro sospesi

Siena – “Sospensione immediata” per i quattro poliziotti penitenziari del carcere di San Gimignano destinatari di provvedimento di interdizione da parte dell’autorità giudiziaria e “doverose valutazioni disciplinari” per i quindici che hanno ricevuto un avviso di garanzia. Ne dà notizia l’agenzia ANSA.

Secondo quanto riferisce l’agenzia, lo ha disposto il Dap informato dalla Procura della Repubblica di Siena che indaga su un episodio di pestaggio ai danni di un tunisino che sarebbe avvenuto nel carcere di San Gimignano. L’indagine definita dal Dap “complessa e delicata” trae origine dalla denuncia fatta da alcuni detenuti su presunti pestaggi avvenuti all’interno dell’istituto toscano.

Le accuse formulate dalla Procura di Siena vanno dalle minacce alle lesioni aggravate, al falso ideologico commesso da un pubblico ufficiale, alla tortura. Nell’avviare l’iter dei provvedimenti amministrativi di propria competenza, il Dap confida “in un accurato e pronto accertamento da parte della magistratura”, ma al tempo stesso esprime “la massima fiducia” nei confronti degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria.

Su quanto accaduto all’interno del carcere e l’inchiesta aperta dalla magistratura. il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci e la deputata del Pd Susanna Cenni hanno diffuso la seguente nota: 

Da troppo tempo la Casa di Reclusione di RANZA è abbandonata al suo destino, senza Direzione stabile e da mesi senza Comandante e Vice Comandante del corpo di Politia penitenziaria.

La nostra attenzione verso la struttura è alta da anni e anche in virtù di questa attenzione sono di recente arrivati alcuni nuovi agenti. Appena eletti, infatti, con la parlamentare Susanna Cenni e con l’assessore Daniela Morbis abbiamo denunciato questa situazione, le difficoltà di agenti e detenuti, le carenze infrastrutturali e chiesto interventi urgenti agli enti preposti. Richiesta sfociata in una esplicita lettera di misure urgenti al Ministro Bonafede.

La buona notizia è che il Ministero ci ha finalmente risposto e, oltre all’arrivo di alcuni agenti, ci ha comunicato che la vicenda del comandante di reparto sarebbe stata risolta in quanto tale funzione “è stata conferita ad un Commissario capo del corpo di Polizia penitenziaria” che, dalle vie infornali, sappiamo dovrebbe entrare in servizio da lunedì prossimo.

Tuttavia restano difficili le condizioni di vita e di lavoro all’interno della struttura, e la notizia di oggi di sospensione immediata dal servizio da parte del Dap di 4 agenti per episodi verso detenuti ci ferisce e ci rammarica. Confidiamo nella rapida verifica da parte della Magistratura e confidiamo nel corretto operato e nella professionalità degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nello svolgere il loro delicato lavoro e al tempo stesso chiediamo massima chiarezza nell’interesse di tutti. Non è un caso che da anni l’Amministrazione comunale ha individuato la figura del garante comunale dei detenuti, proprio per monitorare la situazione dei detenuti.

Così come torniamo a chiedere con forza che siano definitivamente affrontati i problemi di Ranza, dal sovraffollamento (il Ministero ci parla di 352 detenuti su 235 posti disponibili), al completamento della dotazione organica fino alla risoluzione definita della cronica assenza di una direzione stabile“.

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