Il Comitato reggiano del SI al referendum del 17 aprile si è dovuto inventato un francobollo con una trivella del mare per rompere il silenzio dei mass media sull’informazione al quesito referendario.
Con 20 lettere denuncia, inviate ad altrettanti organi di informazione, le Poste Italiane sono state involontariamente oggetto di pesce d’aprile da parte del Comitato Referendario reggiano. Queste 20 missive, infatti, sono state affrancate con dei finti francobolli, del valore di 0,95 centesimi, che riportano una trivella sul mare e la scritta “Partecipare è un dovere di tutti” invitando poi a votare SI al referendum.
Le buste imbucate il 29 marzo scorso in varie cassette delle Poste di Reggio Emilia e Modena, in modo solerte e preciso sono state fatte recapitare puntualmente il 31 marzo, termine utile per fare il comunicato stampa ai giornali per avere la notizia il primo aprile.
Come si vede dalla foto il francobollo tarocco è stato annullato il 30/03/16 dalle Poste di Bologna CMP.
Ideatore e grafico del finto francobollo è Donato Vena presidente dell’Associazione Lucana di Reggio Emilia che fa parte del Coordinamento del SI reggiano.
E’ evidente che l’obiettivo dello scherzo non sono le Poste Italiane, a cui i referendari dicono grazie per la loro involontaria collaborazione, ma i mass media che avendo in mano una notizia devono obbligatoriamente pubblicarla e parlare del referendum.
Cose avrebbe dovuto fare la struttura delle Poste Italiane nel momento in cui si fosse accorta che le lettere non sono affrancate ma hanno solo un ornamento che rassomiglia ad un francobollo? Cestinarle, invece, le 20 lettere sono regolarmente recapitate ai destinatari.
Un’ultima domanda da porci a noi possessori delle 20 buste affrancate e timbrate (di cui una in possesso del comitato reggiano) è questa: quanto pagherebbero i collezionisti filatelici per ottenere uno dei 20 esemplari stampati al mondo?
Le offerte sono aperte, almeno per il francobollo in possesso del Comitato reggiano che vende all’asta per raccogliere fondi per divulgare il SI.