Firenze – Nell’Andito degli Angiolini di Palazzo Pitti fino al 12 gennaio 2020 sarà presente con una esposizione personale l’artista tedesco Neo Rauch. 37 opere, alcune di grandi dimensioni, realizzate fra il 2008 e il 2019, compongono la mostra a cura di Max Seidel e Serena Calamai.
“Quando sono stato per la prima volta in queste sale in Palazzo Pitti mi sono sentito subito a mio agio – dice Rauch – hanno un carattere intimo, come si conviene a un appartamento di un palazzo, hanno una bella coloritura”.
Paesaggi, figure, architetture e vari elementi di stili diversi, ripresi dal figurativismo e dal Romanticismo tedesco con tratti del realismo socialista e accenti del surrealismo, si aggregano nello spazio della tela, talvolta con stridenti composizioni. In mostra è anche un autoritratto, che Rauch donerà alle Gallerie degli Uffizi.
Neo Rauch racconta del suo metodo di lavoro:“… introduco nel dipinto delle figure senza sapere ancora quali funzioni spetteranno loro e poi il giorno successivo introduco una seconda figura o un edificio queste dovrebbero intrecciarsi a un contesto sensoriale e non tendere sin dall’inizio verso un significato… “.
Nato a Lipsia nel 1960, nella ex Germania dell’Est, Neo Rauch è cresciuto con i nonni ad Aschersleben e ha studiato pittura alla Hochschule für Grafik und Buchkunst di Lipsia. Dal 2005 al 2009 è stato professore alla Hochschule für Grafik und Buchkunst di Lipsia. Vincitore di svariati premi e protagonista di numerose esposizioni in Germania e tanti altri paesi, tra i quali Belgio, Olanda, Austria, Canada, Usa.