Parma – Prendiamola alla lontana. Uno dei primi pogrom è avvenuto nell’anno 38 d.C. ad Alessandria d’Egitto (“pogrom”, che significa “devastazione”, indica le sommosse popolari antisemite e i conseguenti massacri e saccheggi). Durante le prime crociate (1095-1101) migliaiadi ebrei furono massacrati in Medio Oriente; allora aumentò l’immigrazione verso la Polonia, dove già dall’XI secolo si era insediata la comunita ashkenazita. Già a quel tempo contro gli ebrei venivano diffuse calunnie infamanti, come il “delitto del sangue”, accusa secondo la quale gli ebrei userebbero sanguedi bambini cristiani per impastare il pane non lievitato, o diavvelenare l’acqua dei pozzi.
Non dimentichiamo che già da alcuni secoli nella liturgia cristiana del Venerdì Santo si pregava così: Oremus et pro perfidis Judaeis. Ricordiamo che la parola “perfidis” fu definitivamente abolita solo nel 1962, dopo che, nel 1959 Papa Giovanni XXIII l’aveva eliminata nella celebrazione presieduta da lui stesso.
Dalla fine del XIII secolo in alcune zone gli ebrei furono obbligati a indossare dei segni distintivi che potessero identificarli.
Nel XIV secolo vi furono persecuzioni e pogrom in Spagna, Francia e Germania, con migliaia di morti e distruzione dimolte comunità. Gli ebrei espulsi allora da vari Stati europei si rifugiarono soprattutto in Polonia, dove trovarono ospitalità. Dal Cinquecento oltre il 50 per cento degli ebrei nel mondo viveva in Polonia; alla metà del Seicento toccarono i 450 mila, su 750 mila nel mondo.
I decreti papali condannavano il commercio ebraico e vietavano di vivere accanto agli ebrei, fu così che si formarono i ghetti (il primo a Venezia nel 1516). Nel X secolo hanno luogo orribili massacri da parte dei mercenari cosacchi; moltissimi ebrei morirono tra atrocità e torture, altrettanti furono venduti come schiavi. Nel 1648 in Polonia e in Ucraina fu distrutto un terzo delle comunita ebraiche, con oltre 100 mila morti.
Alla fine del XVIII secolo la Russia concesse agli ebrei di insediarsi nella parte orientale dell’ex regno polacco-lituano, dove si passò in un secolo da un milione a oltre 5 milioni di ebrei.
Nell’Europa occidentale l’Illuminismo favorì l’emancipazione degli ebrei mediante la concessione di diversi diritti, ma nell’Ottocento sommosse e pogrom antiebraici scoppiarono in Germania e in Ungheria, anche a causa dell’accusa del delitto del sangue.
Dalla fine dell’Ottocento si sviluppò un antisemitismo basato su una ostilità etnico-razziale. Dal 1881 al 1921 si ebbero tre grandi ondate di pogrom in Russia, Ucraina, Bielorussia, Lituania e Polonia. All’inizio del Novecento fu pubblicato un falso documento, i Protocolli dei Savi di Sion, con l’intento di diffondere l’odio verso gli ebrei.
Nonostante la comprovata falsità, riscosse ampio credito in ambienti antisemiti (https://it.wikipedia.org/wiki/Protocolli_dei_Savi_di_Sion).
Fu l’inizio di una nuova escalation di odio etnico-razziale. Nel 1930 l’11 per cento dei polacchi era ebreo. Nel 1918 le truppe polacche fecero un pogrom a Leopoli, nel 1919 a Vilnius. Le stragi più massicce della storia della Russia avvennero durante la guerra civile russa (1918-1920). I pogrom, in cui morirono tra i 50 mila e i 200 mila ebrei, sono stati fatti dai nazionalisti ucraini e dalle guardie bianche.
Questo lungo elenco di atrocità è largamente incompleta.
.Per saperne di più: … (A short history of Judaism, Lavinia and Dan Cohn-Sherbok, 1994).