Firenze – Studenti dal sindaco, sul tavolo il proprio documento “Per studiare serve una casa”, ovvero, in altre parole, se per lavorare serve una casa, per studiare pure, allora è l’emergenza abitativa a emergere in tutta la sua pesante natura di problema primario per la comunità non solo fiorentina, ma nazionale. Tant’è vero che, al termine dell’incontro con la delegazione di studenti dell’ateneo fiorentino occorsa stamane, il sindaco prla della necessità di avere “un piano nazionale per la casa”. Riavvolgendo il nastro, stamane la delegazione studentesca, formata da Csx, Udu, Obiettivo Studenti, Studenti di sinistra, ha portato con se’ al tavolo col sindaco, il proprio documento concreto e dettagliato, in cui si sottolinea il fatto oggettivo che il diritto allo studio è fortemente collegato al diritto ad ottenre una sede dove vivere e studiare. In altre parole, al diritto alla casa, “anche” da parte degli studenti.
I numeri dell’emergenza sono scritti nel documento portato all’attenzione di Palazzo Vecchio, ovvero, “700 posti letto in meno per via dei lavori di ristrutturazione che stanno interessando due residenze universitarie”. 700 posti in meno e tanta spesa in più, dal momento che i canoni di locazione continuano a crescere. Sotto accusa, ancora una volta, gli affitti turistici che drogano il mercato. Da parte dell’amministrazione, è stato messo in atto un elenco di immobili che potrebbero diventare residenze, ma che non risolvono il problema nè nell’immediato, nè nel medio termine, come dicono gl stessi studenti.
Nel documento presentato dagli studenti vengono ripresi anche i dati Eurostat, che nel 2021 registra una piccolissima diminuzione decimale dell’età media a cui i giovani italiani possono permettersi di andare a vivere da soli: 29,9 anni a fronte di una media di poco più di 30 anni registrata dal 2014 al 2020. Un dato tragico, se confrontato “con i numeri di altri paesi europei come Francia e Germania in cui i più giovani riescono ad emanciparsi dall’abitazione genitoriale a 23,6 anni. E’ necessario intervenire per calmierare gli affitti per rendere maggiormente accessibile l’edilizia privata”.
A pagare di più questa situazione le famiglie, e in particolare quelle a basse reddito. Da questo deriva in modo evidente il progressivo deteriorarsi della garanzia del diritto allo studio, che torna ad essere, come dicono anche esimi analisti economici, un diritto per tutti solo a parole, in realtà basato sul censo. Tra l’altro, il trend non è certo una novità: “Da anni denunciamo questo trend consolidato sulle spalle della comunità studentesca”. Almeno dal 2019, quando, come si ricorda nel documento, “abbiamo organizzato un sit-in all’interno degli spazi universitari di Novoli contro l’aumento dei prezzi degli affitti che in quell’anno erano cresciuti del 12% rispetto al 2018”. Una situaizone già incrinata che, con l’esplosione degli affitti vrevi turistici, rischia di mettere in forse il concetto stesso di università “pubblica”.
“È stato un incontro utile e approfondito”. Il sindaco Dario Nardella commenta così l’incontro con le nuove rappresentanze studentesche dell’Università di Firenze, incntro cui erano presenti anche gli assessori all’Università Elisabetta Meucci e alle Politiche giovanili Cosimo Guccione.