Firenze – “Una Nunziata in un gran quadro ha la moglie del sig. Mondragone Spagnolo, ed un’altra simile ne ha Madonna Marietta de’ Fedini” come osservato da Catherine Turril Lupi “Se la supposta provenienza da Santa Maria Novella è uno dei motivi che inducono a identificare la versione di Follonica con la Pala Mondragone, questo significa che la versione di Palazzo Vecchio è probabilmente quella dipinta dall’artista per la moglie di Antonio de’ Fedini”.
Stiamo parlando di un olio su tavola raffigurante una “Annunciazione” ritrovata di recente in un deposito di Palazzo Vecchio, attribuita dalla studiosa statunitense a Plautilla Nelli, la monaca e pittrice del Rinascimento fiorentino vissuta tra il 1524 e il 1588, restaurata dalla fondazione Advancing Women Artists ed esposta in occasione del Natale nel museo per la prima volta al pubblico. L’Annunciazione era un tema pittorico molto amato dagli artisti del Cinquecento e Nelli, come esponente della Scuola di San Marco che era a conoscenza della versione di Beato Angelico, non fece eccezione. “Poiché questo dipinto raffigura la Vergine Maria che riceve la notizia della nascita di Cristo dall’Arcangelo Gabriele, abbiamo pensato che il suo restauro fosse un modo perfetto per condividere lo spirito natalizio, come regalo a Firenze ed agli amanti dell’arte di tutto il mondo“, afferma Jane Fortune, fondatrice e presidente di AWA.In particolare in questo dipinto l’artista elabora una versione particolare, ben diversa da quello conservato alla Galleria degli Uffizi in cui la Vergine reclina il capo all’annuncio dell’Angelo Gabriele, qui invece lo sguardo è diretto verso l’Angelo, forse come osserva Catherine Turril Lupi “…Nelli voleva rendere un altro degli stati d’animo- in questo caso tra il sorpreso e l’interrogativo- attribuito alla Vergine davanti a un annuncio così straordinario.”Erede della collezione di disegni di Fra Bartolomeo e vera donna del Rinascimento, Plautilla Nelli visse in un convento fiorentino, come il cinquanta per cento delle donne letterate della città, appartenenti a classi nobili o mercantili, le grandi doti matrimoniali erano previste solo per le figlie maggiori.
Collezionista, insegnante d’arte e imprenditrice, Plautilla Nelli ruppe gli schemi e, come scrive il Vasari nelle sue famose Vite: “Ha realizzato così tanti dipinti per le case dei gentiluomini che sarebbe noioso elencarli tutti qui“. Le opere di Nelli e della sua bottega di sole donne erano particolarmente popolari ai suoi tempi, poiché i nobili fiorentini credevano che le opere d’arte delle donne devote fossero intrise di un’aura di spiritualità che le rendeva perfettamente adatte alle cappelle familiari private. Il dipinto di Palazzo Vecchio, ora esposto nel Mezzanino del palazzo, è considerato un esempio di tale fenomeno. Attribuito a Nelli dalla studiosa statunitense Catherine Turrill, è considerato una delle due “Annunciazioni” dell’artista citate da Giorgio Vasari.“Siamo felici – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – che questo dipinto venga esposto nella sua ‘casa’ di Palazzo Vecchio. L’arte al femminile è purtroppo poco conosciuta ma è un pezzo importantissimo della cultura del nostro Paese. Siamo grati ad AWA che con passione e lungimiranza ci aiuta a riscoprire questo patrimonio.Al progetto hanno preso parte La Città di Firenze, i Musei Civici Fiorentini, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della città Metropolitana di Firenze e Province di Pistoia e Prato, e AWA. Curatori del progetto Serena Pini e Jennifer Cela mentre il restauro è stato affidato a Rossella Lari. La tradizione natalizia ebbe inizio nel 2009 quando con la mostra a Palazzo Pitti intitolata “Un regalo di Natale alla Città di Firenze”, rappresentata dall’appena restaurato “David e Bathsheba” di Artemisia Gentileschi, si diede vita agli appartamenti reali del Granduca Cosimo II. Questo stimolò la nascita ufficiale di Advancing Women Artists (AWA), un’organizzazione statunitense con sede a Firenze e Indianapolis, fondata dall’autrice e filantropa Jane Fortune. Da allora AWA ha restaurato oltre 40 opere di pittrici e scultrici nei musei e nelle chiese di Firenze, in primis quelle di Plautilla Nelli. Questo sforzo di ricerca, restauro ed esposizione dei dipinti della prima pittrice di Firenze è stato fondamentale per lo sviluppo della sua prima mostra personale agli Uffizi, la scorsa primavera, che ha reso questa monaca artista, famosa in tutto il mondo. Il prossimo museo che beneficerà di un restauro di Nelli il rinnovato Museo di Santa Maria Novella, nel 2019, con la sua monumentale “Ultima Cena”.