“Infermieri letterari” per superare lo scoglio delle pagine scritte ma in cerca di un finale o per sbloccarsi quando la trama non scorre o il colpo di scena non arriva. Nasce per questo a Bologna il “Pronto Soccorso narrativo” dedicato a scrittori e sceneggiatori in difficoltà. L’idea è dell’associazione culturale Finzioni formata dagli ex allievi della Bottega Finzioni, la scuola di narrazione fondata da Carlo Lucarelli.
Realizzato con il sostegno della Fondazione Unipolis e il Comune di Bologna, l’esperimento debutterà nella biblioteca di Sala Borsa, all’interno di “Scriba” – festival dedicato alle scritture di mestiere – al via dall’8 al 10 novembre sotto le Torri. Da gennaio invece diventerà un appuntamento fisso, un giorno a settimana, e sarà all’interno di una farmacia. L’ambientazione scelta è la storica farmacia Toschi in via San Felice, dove gli “infermieri” letterari ascolteranno i colleghi in crisi, in uno spazio ad hoc.
Non si tratta di una casa editrice, né di un’agenzia letteraria: niente scrittori con pagine e pagine scritte da sottoporre al pronto soccorso come se fosse un editor. “Si tratta di una consulenza gratuita, e chi inventa storie sa bene che il confronto con gli altri è fondamentale – spiega Michele Cogo, scrittore e ideatore del Pronto soccorso. Raccontare la propria storia agli altri aiuta a capirla e scriverla meglio”.