Per chi risuona la campanella: da giovedì riaprono le scuole anche in Emilia Romagna

Da oggi si torna tra i banchi (in Emilia Romagna da giovedì) senza le restrizioni covid dopo due anni di distanziamento sociale ed accorgimenti vari. Due starnuti non saranno più motivo di isolamento forzato

Da oggi è ripartita la scuola in Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e nella Provincia di Trento. Mentre la Provincia di Bolzano, per prima e unica, ha richiamato gli alunni dietro i banchi il 5 settembre.

Mentre il 15 inizieranno le leziono in Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. L’ultima campanella suonerà il 19 settembre in Sicilia e Valle d’Aosta. La fine delle lezioni sarà quasi per tutti il 10 giugno 2023, con qualche eccezione come l’Emilia-Romagna che chiuderà il 7 giugno, la Lombardia l’8 giugno, il Trentino il 9, la Val D’Aosta il 15 e Bolzano il 16 giugno.

Il nuovo anno scolastico parte con un allentamento di tutte le restrizioni antiCovid: non c’ è più la didattica a distanza (‘Dad’) per gli alunni positivi, la normativa speciale che la prevedeva ha cessato i suoi effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022. Non è previsto il distanziamento dei banchi o gli ingressi scaglionati e tantomeno la misurazione della temperatura corporea all’ingresso della scuola. Le mascherine, chirurgiche o FFP2, sono richieste solo per i più fragili. Per l’ aerazione delle classi viene raccomandato di aprire le finestre e cambiare l’aria con frequenza. Infine possono riprendere i soggiorni studio e le gite scolastiche.

E’ consentita la permanenza a scuola a bambini e studenti con sintomi respiratori di lieve entità e in buone condizioni generali che non presentano febbre in quanto, si legge nel vademecum inviato dal Ministero ai presidi: “nei bambini la sola rinorrea (raffreddore) è condizione frequente e non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento dalla scuola in assenza di febbre”. Lo stesso vale per gli studenti del I e II ciclo di istruzione, che possono frequentare regolarmente le lezioni indossando mascherine chirurgiche/FFP2 fino alla fine dei sintomi e avendo cura dell’igiene delle mani. Se invece c’ è una sintomatologia compatibile con il Covid-19 (difficoltà respiratoria, vomito, diarrea, perdita del gusto e dell’olfatto, cefalea intensa), se la temperatura corporea è superiore a 37,5 gradi e se il tampone è positivo, la permanenza a scuola degli alunni non è consentita.

Il personale a rischio di sviluppare forme severe di Covid utilizzerà mascherine FFP2 e dispositivi per la protezione degli occhi forniti dalla scuola in base alle indicazioni del medico competente. Anche il personale che intende proteggersi può indossare la mascherina. I genitori degli alunni/bambini che sono più esposti al rischio di sviluppare sintomatologie Covid avverse devono comunicarlo alla scuola in forma scritta e documentata, precisando anche le eventuali misure di protezione da attivare. A seguito della segnalazione ricevuta, l’Istituto valuta la situazione in raccordo con il Dipartimento di prevenzione territoriale e il pediatra/medico di famiglia per individuare le opportune misure precauzionali da applicare per garantire la frequenza dell’alunno in presenza e in condizioni di sicurezza.

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