Il People mover torna ad interessare i magistrati di Bologna. Questa volta sotto la lente della procura c’è il recente via libera ai cantieri, dopo l’arrivo dei finanziamenti alla monorotaia su gomma che dovrebbe collegare aeroporto e stazione di Bologna. Su delega dei pm i finanzieri del nucleo di Polizia tributaria si sono presentati nei tre luoghi chiave che hanno portato all’apertura a fine ottobre dei lavori del People mover. Le Fiamme gialle ieri mattina hanno acquisito documenti presso il Comune di Bologna, l’ente che ha curato il bando di gara, in Regione, che stanziato 27 milioni di euro, e della società Marconi Express, chiamata a costruire e gestire l’opera e composta dal Consorzio Cooperative Costruzioni (75%) e da Tper (25%).
I finanzieri ora analizzeranno il faldone che contiene tutte le delibere con le quali sono stati stanziati i finanziamenti oltre all’istruttoria conclusiva inviata da Palazzo d’Accursio a Marconi Express e protocollata dall’amministrazione comunale il 20 maggio scorso.
Sull’iter amministrativo che ha portato all’aggiudicazione della gara a Ccc è in corso un processo che vede imputati a vario titolo per i reati di abuso di ufficio e turbativa d’asta i vertici del Comune di sei anni fa (l’ex sindaco Flavio Delbono, l’ex presidente di Atc Francesco Sutti, l’ex assessore al Bilancio Villiam Rossi, il dirigente del settore Lavori pubblici Patrizia Bartolini, il responsabile della Mobilità Cleto Carlini e la dirigente Francesca Bruni) e l’ex presidente del Consorzio Piero Collina. Secondo l’accusa il bando sarebbe stato cucito addosso al Consorzio.
La sofferta storia di questa infrastruttura nasce nel 2007, quando Regione, Comune e Provincia sottoscrissero il primo accordo di programma avente ad oggetto proprio la realizzazione dell’opera. Due anni dopo la gara d’appalto individua nel Ccc il soggetto aggiudicataria per la gestione e realizzazione della monorotaia. Subito dopo viene istituita la società di scopo Marconi Express. Nel 2012 i magistrati decidono di aprire un’inchiesta dopo l’esposto dell’ex candidato civico Daniele Corticelli. Da quel momento fino a dieci giorni fa, il People mover ha rischiato davvero di non vedere mai la luce. Poi la svolta con l’annuncio di Merola e della numero uno di Marconi Express Rita Finzi e, contestualmente, con l’avvio dei lavori. Adesso la magistratura vuole vederci chiaro, tanto da chiedere a Comune, Regione e Marconi Express tutti i documenti inerenti al via libera dei cantieri. Una nuova tegola sul tormentato percorso della monorotaia su gomma che potrebbe portare a nuovi sviluppi.