Siena – Presidio di protesta dei pensionati in piazza Duomo a Siena contro la legge di bilancio presentata in Parlamento: alcune decine di pensionati di Spi, Cgil, Fnp Cisl e Uil, hanno voluto mandare questa mattina un messaggio chiaro l governo, colpevole, secondo loro, di non aver rispettato “l’impegno preso dal Governo durante l’incontro del 10 dicembre scorso, ma nel caso del sistema di rivalutazione delle pensioni, previsto dal primo gennaio prossimo, non dà attuazione alle intese sottoscritte nel 2016 e nel 2017 dai governi di centrosinistra per il ripristino del sistema di rivalutazione delle pensioni, continuando con la vessazione dei pensionati”.
Ne fa una questione di sopravvivenza degli anziani con pensioni “da fame” la Segretaria generale dello Spi Cgil Toscana Daniela Cappelli che ricorda: “Si tratta dell’ennesimo atto vessatorio nei confronti dei pensionati. In Toscana – aggiunge – l’importo medio della pensione è sotto i 1.000 euro; ma circa 20 mila pensionati sono nella fascia tra 250 e 499 euro, e 131 mila tra 500 e 750 euro. Questo significa lottare per la sopravvivenza, risparmiando su cibo, vestiario, riscaldamento e altri beni di prima necessità come le cure mediche. Se non si modifica il sistema di rivalutazione per il potere d’acquisto delle pensioni, le loro condizioni sono destinate a peggiorare ulteriormente”.
“In Toscana il Governo che doveva abolire la povertà produrrà nuovi poveri” commenta a sua volta Giacomo Martelli, presidente delle Acli della Toscana spiegando il risultato a cui condurrà la manovra che il Parlamento si appresta a varare. “Per questo facciamo un appello a tutti i parlamentari della Toscana affinché non approvino quella misura iniqua contro i pensionati” aggiunge.
“In tre anni dalle tasche dei pensionati finiranno nelle casse del Governo circa 2 miliardi e mezzo di euro – gli fa eco Luigi Fanciulli, segretario regionale Fap Toscana (Federazione Anziani e pensionati delle Acli Toscane) – il che significa che, nonostante gli annunci, chi ci governa ha deciso concretamente di usare ancora una volta i pensionati come mezzo con cui finanziare le misure promesse in campagna elettorale che non porteranno alcun beneficio al bisogno di crescita che ha il nostro Paese. Capirei se quei soldi finissero in investimenti produttivi, in opere pubbliche, nell’adeguamento delle nostre scuole e nella università e ricerca. Capirei se cioè servissero veramente a aiutare la realizzazione di nuovi posti di lavoro per i giovani, ma così è veramente inaccettabile”.
“E’ quindi naturale che come Acli Toscane da una parte invitiamo i parlamentari della nostra regione a non mettere la propria faccia e la propria firma sotto questa iniqua misura e dall’altra siamo e saremo a fianco dei pensionati che si stanno mobilitando in queste ore anche in tutta la nostra regione” conclude il presidente delle Acli della Toscana.
A Firenze domani venerdì 28 dicembre dalle 10 alle 12 è previsto un presidio in via Cavour sotto la Prefettura. Analoghe iniziative sono in programma in altri capoluoghi toscani
