Pegaso d’oro a Luciano Artusi, custode e narratore di storia toscana

Firenze – Novant’anni vissuti a Firenze, in simbiosi con la città che lo omaggia come uno dei suoi cantori più amati e più profondi conoscitori, ma anche una vita spesa per conoscere e far conoscere le radici e  la storia profonda della Toscana e del suo territorio. Eugenio Giani ha consegnato oggi a Luciano Artusi il “Pegaso d’oro”, quale “rappresentativa figura del proprio territorio, studioso e divulgatore della storia fiorentina e toscana”.

Nella sala Pegaso, davanti a una folta platea di autorità, la cerimonia ha toccato toni emozionati nella ricostruzione dell’amore e del lavoro di Artusi nella storia e nel costume, nell’identità toscana. Dichiara Eugenio Giani: “E’ un punto di riferimento di tutta la regione, un uomo che ha illustrato con suoi scritti, si parla di 100 libri, la Toscana e Firenze. Ma contemporaneamente è stato un grande organizzatore, ha guidato per decenni il Corteo storico della Repubblica Fiorentina. Nel 1991, quando si costituì la Federazione regionale dei Giochi storici e poi quella Nazionale, Artusi ne fu l’artefice e da tutti gli viene riconosciuto”.

Un impegno che il presidente ha calato nella trama fitta delle rievocazioni e delle feste popolari presenti in moltissimi dei Comuni della regione, che costituisce “un patrimonio straordinario soprattutto dal punto di vista dell’educazione all’identità per le nuove generazioni”.

Artusi si è dichiarato “Emozionato, orgoglioso e onorato, essere ricordato con il Pegaso d’oro non può che darmi grande orgoglio e piacere”. E ha poi ricordato: “Per dieci anni, per la Festa della Toscana, ho organizzato il corteo storico in tutti e dieci i capoluoghi della regione, con circa 3000 personaggi in costume provenienti dalle rievocazioni storiche di tutta la regione”. Un’opportunità di conoscenza significativa tanto che Artusi ha rivolto “L’augurio a proseguire il lavoro sulle rievocazioni, che sono un’amalgama importante che  tiene unita la nostra Regione”.

Nato a Firenze l’11 gennaio 1932, Artusi “ha vissuto tutta la vita nella sua città, in completa simbiosi con essa, che ama profondamente” recita la delibera approvata all’unanimità dalla Giunta regionale, che ricorda anche cariche e ruoli ricoperti negli anni dal giornalista e storico direttore del corteo del Calcio Storico Fiorentino (dal 1960). Tra questi: Presidente della Commissione Toponomastica del Comune di Firenze, Cavaliere della Repubblica e dell’Ordine Equestre di San Giorgio di Carinzia, Segretario dell’Accademia Florentia Mater, Membro della Federazione Europea delle Rievocazioni Storiche; Vice Presidente Vicario Federazione Italiana Giochi Storici, Presidente Onorario della Venerabile Compagnia dei “Quochi”, Accademico delle Muse, Alfiere della Lega del Chianti.

Artusi, soprattutto, è “studioso e divulgatore della storia fiorentina e toscana mediante articoli su quotidiani, riviste e periodici” e “autore di innumerevoli opere bibliografiche, tutte aventi ad oggetto lo studio della storia e delle tradizioni della sua città e della Toscana”. E’ infatti autore di 100 libri.

Foto: Luciano Artusi

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