Pdl, i candidati fiorentini lanciano la campagna elettorale

«Non vi racconteremo solo quello che vogliamo fare, ma soprattutto quello che in questi anni, dai banchi dell’opposizione, abbiamo contribuito a fare in questa città». Comincia così, con un elenco di interventi realizzati «grazie al nostro lavoro e a quello del Governo Berlusconi, che in questi anni non ha mai fatto mancare a questo territorio le risorse necessarie» la campagna elettorale dei candidati fiorentini del Pdl alla Camera e al Senato. Sui 38 candidati alla Camera, capeggiati dalla parlamentare Monica Faenzi, i fiorentini sono 10. Tra loro l’on. Gabriele Toccafondi, quinto in lista, il consigliere di Palazzo Vecchio Marco Stella, al nono posto, e il presidente dell’Autorità di bacino dell’Arno, Gaia Checcucci. Al Senato, con Berlusconi capolista in tutte le regioni italiane,  seguito dall’ex ministro Altero Matteoli e dal coordinatore nazionale Denis Verdini, i fiorentini sono 5 su 18. Tra questi, l’architetto Antonio Benfante, undicesimo in lista, seguito da Marcello Stanca, presidente di Amev, associazione per malati emotrasfusi e vaccinati. «Il nuovo palazzo di giustizia, aperto grazie all’intervento del  ministro Alfano, ha consentito la chiusura di 13 sedi distaccate facendo risparmiare al Comune di Firenze oltre 10 milioni di euro – ha spiegato stamane l’on. Toccafondi, illustrando gli interventi realizzati con il contributo del Pdl – Da 30 anni si parlava del passaggio dell’istituto Leonardo da Vinci dal Comune allo Stato, e grazie al ministro Gelmini questo è finalmente avvenuto, portando un risparmio di altri 11 milioni di euro». I candidati del Pdl citano ancora la nuova Scuola superiore di Magistratura a Scandicci, «che porterà agli alberghi del territorio oltre 43 mila pernottamenti l’anno», la Card unica dei musei, «che ha fatto guadagnare al Comune 4 milioni di euro l’anno», e ancora l’imposta di soggiorno, «su cui il Pdl non ha voluto fare ostruzionismo, pur chiedendo che i 22 milioni di euro annui guadagnati fossero utilizzati per abbassare le tasse ai fiorentini, cosa che Renzi non ha fatto». Il Pdl fiorentino cita ancora nel suo curriculum pre-elettorale la terza corsia autostradale, resa possibile dall’ex ministro Matteoli,  il passaggio interamente al Comune della Fortezza da Basso per realizzare il polo fieristico-congressuale, le risorse ottenute per il Parco delle Cascine, la messa in sicurezza dell’Arno e la nuova pista dell’aeroporto di Peretola. «Se facciamo un calcolo, il Pdl ha lavorato per liberare risorse pari a 50 milioni di euro – ha dichiarato il candidato Stella – Risorse che potrebbero essere utilizzate per abbassare l’Imu sulla prima casa ai fiorentini».

 

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