Il Professor Romano Prodi ci ripensa dopo il pasticciaccio brutto del Quirinale impedito e lo sfogo contro i franchi tiratori (ancora anonimi). L’ex Premier ha infatti cambiato idea rispetto a Luciano Ligabue annunciando a sorpresa che l’8 dicembre si recherà alle urne per le Primarie del Pd. Ma per chi si schiererà lo scandianese? Di certo non per Cuperlo, il dubbio rimane tra Renzi e Civati ma i meglio informati sono convinti che nel segreto dell’urna la preferenza scivolerà verso il sindaco di Firenze. Il contributo di Prodi alla rottamazione di una parte del partito che anche lui evidentemente ha cominciato a detestare. Parola d’ordine (sua come del ministro Graziano Delrio): difendere il bipolarismo dopo la bocciatura della Corte costituzionale del Porcellum e di tutto quello che ne è conseguito. Contro dunque il rischio di un ritorno al proporzionale nella legge elettorale.
Intanto a 48 ore dalle primarie del Pd, Matteo Renzi guadagna tre punti nelle intenzioni di voto e sale al 59 percento. Secondo il sondaggio realizzato dall’Istituto demoscopico Ixé per Agorà (Rai3), perde invece due punti Gianni Cuperlo, al 21 percento, mentre ne guadagna uno Giuseppe Civati, che segue al 14 percento. Inoltre, la metà degli italiani e il 59 percento degli elettori del Pd sono convinti che il governo Letta durerebbe di più se il sindaco di Firenze venisse eletto nuovo segretario del partito. «Abbiamo la sensazione che domenica ci saranno 2 milioni di votanti o forse anche di più – ha osservato Roberto Weber, presidente Ixé -. Nelle ultime settimane c’è stato un grande consolidarsi di Cuperlo e Civati, mentre Renzi è rimasto pressoché stabile su quelle percentuali».