Emilia Romagna in controtendenza nella sfida Pd tra Renzi e Cuperlo. Se a livello nazionale il sindaco di Firenze si impone sul principale avversario, nella terra rossa per eccellenza è Cuperlo a spuntarla, pur per il rotto della cuffia e, in alcuni casi, in situazione di sostanziale parità.
E’ quanto emerge dai risultati delle consultazioni tra gli iscritti per scegliere i tre candidati (su quattro pretendenti) che si sfideranno per la segreteria nazionale del Pd nelle primarie dell’8 dicembre, mediante l’elezione dei delegati alla Convenzione nazionale.
In Emilia Romagna sono 631 su 642 le assemblee di circolo degli iscritti al Pd che si sono svolte dal 7 al 17 di novembre (mancano ancora i dati definitivi di Ravenna, dove Cuperlo è comunque in leggero vantaggio) per l’elezione della Convenzione. Hanno partecipato al voto 27.509 iscritti per un totale di 27.373 voti validi, 80 schede bianche e 56 nulle.
Gianni Cuperlo ha raccolto finora 11.925 voti (43,6%), contro gli 11.576 (42,3%) di Matteo Renzi, i 341 (1,2%) di Gianni Pittella e i 3531 (12,9%) di Pippo Civati.
A Bologna è Gianni Cuperlo (senza ombra di dubbio) il vincitore della corsa nei circoli del Pd. Con 4.055 voti su 7.861, infatti, Cuperlo conquista il 51,87%, seguito da Matteo Renzi (35,36% per 2764 voti), Pippo Civati (11,94% con 933 voti) e Gianni Pittella (0,83%).
A Parma e provincia si è imposto sul filo di lana Cuperlo per 609 voti a 607. Terzo Civati con 234 e un 16% ben oltre la media raccolta a livello nazionale. Fuori dai giochi per la segreteria Pittella, che si ferma a 30 voti, il 2%. A Parma città la forbice tra Cuperlo e Renzi si allarga un po’, e il primo supera il sindaco di Firenze di una cinquantina di voti.
E hanno scelto Cuperlo anche a Modena, nonostante quella sia la città dove il segretario regionale Stefano Bonaccini, già coordinatore della campagna congressuale di Renzi, è candidato a sindaco.