Pd Parma, renziani sconfitti: il nuovo segretario è Cardinali

Matteo Daffadà sconfitto al ballottaggio: ha raccolto solo il 33% delle preferenze di Bizzi, giunto terzo nel voto dei circoli.
Alessandro Cardinali
Alessandro Cardinali

Alessandro Cardinali è il nuovo segretario provinciale del Pd. Nell’assemblea dei delegati di ieri ha battuto il renziano Matteo Daffadà 73 a 59. E’ stato così confermato l’ordine di arrivo pre ballottaggio. Daffadà è riuscito a portare a casa  solo un terzo delle preferenze di chi al primo turno aveva votato Giuseppe Bizzi, giunto terzo nel voto dei circoli.

L’assemblea era composta da 120 delegati, di cui 48 a favore di Alessandro Cardinali, 36 a sostegno di Matteo Daffadà e altri 36 legati alla candidatura di Giuseppe Bizzi. Al candidato renziano non sono bastati gli endorsement ricevuti in mattinata dal capogruppo in consiglio comunale Nicola Dall’Olio, dall’ex segretaria cittadina Carla Mantelli e dal sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli. Per Cardinali si erano invece schierati i parlamentari Patrizia Maestri e Giorgio Pagliari (assente all’assemblea di ieri) oltre a buona parte dei big locali del partito.

Alessandro Cardinali, 49 anni ex margheritino e lettiano, è un amministratore pubblico di lungo corso: ha iniziato a fare l’assessore a Tornolo a 25 prima di ricoprire la carica di sindaco del comune montano dal 1999 al 2009. Attualmente è assessore ai Lavori pubblici, sempre a Tornolo, e presidente della società Soprip, mentre in passato è stato un sindacalista della Cisl. In vista della sfida fra Renzi, Cuperlo, Civati e Pittella per la segreteria nazionale del Pd, Cardinali deve ancora scegliere chi sostenere.

Questa sera si conoscerà invece il nome di colui che erediterà la guida della segreteria cittadina del partito da Carla Mantelli. In corsa al ballottaggio ci sono Lorenzo Lavagetto – che può contare su 19 dei 40 delegati che compongono l’assemblea cittadina convocata al Bizzozero – e Matteo Caselli, che invece di delegati ne ha 14, mentre Caterina Bonetti, la terza in corsa, venerdì ha annunciato che i suoi sette delegati voteranno per Lavagetto. Tanto Lavagetto quanto Caselli hanno radici politiche nel Pds – Ds. Si ripropone quindi, pur rovesciata, la classica diarchia che dalla fondazione del Pd ha visto una spartizione equanime delle due massime cariche a Parma: segreteria provinciale e comunale rispettivamente a un ex Ds e a un ex margheritino.

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