Non siamo ancora arrivati alle primarie vere e proprie del 2 marzo che è già polemica molto accesa tra i candidati sindaci; alle 12.00 è scaduto il termine per la presentazione delle liste e nella sede del Pd di Reggio in via Gandhi si sono presentati gli aspiranti sindaci forti dei loro faldoni di firme. Ne servivano 650, di cui 260 di iscritti al partito, almeno per i concorrenti Pd, clausola esclusiva che ha fatto scatenare molte proteste.
Ai nastri di partenza delle preferenze del centrosinistra si presenteranno dunque Luca Vecchi, capogruppo Pd in sala Tricolore, il candidato sindaco ufficiale, che ha ricevuto recentemente l’appoggio ufficioso del popolo renziano, il contendente principale Franco Corradini, attuale assessore alla coesione sociale e che ha avuto parole di forte critica verso i rottamatori locali, quindi Matteo Sassi, pure lui assessore nell’attuale giunta, alleato di Sel e il giovane Emanuele Magnani, in quota Idv.
Nel pomeriggio l’outsider Ernesto D’Andrea ha annunciato un’infuocata conferenza stampa in cui si toglierà più d’un sassolino dalle scarpe.
La corsa sarà comunque presumibilmente a due: da una parte appunto il candidato forte Luca Vecchi, su cui confluiranno le preferenze delle correnti del partito, almeno sulla carta. Dall’altra l’assessore Corradini che ha comunque dalla sua una parte degli apparati d’annata del Pd e potrebbe giocare dalla sua l’incognita delle preferenze dei cittadini.
Il primo ad esultare per l’avvenuta candidatura è Magnani: “settimane intense che ci hanno permesso di conoscere molte persone, le quali hanno posto quesiti e domande relative alla nostra città. A loro innanzitutto vanno i ringraziamenti per il supporto e la promessa di impegnarci fin da oggi ad ascoltare e a cercare di costruire insieme un programma che possa dar voce a chi oggi voce non ne ha”