Grillo doppiato, crollo Forza Italia, Tsipras supera la soglia, Ncd pure. Per il resto, niente da fare. E’ una vittoria epocale, quella del Pd di Renzi. Tant’è vero che il primo a rendersene conto è proprio lui, Matteo il Granduca ormai investito di maestà, che confessa di essere commosso. E i motivi ci sono eccome, non fosse che è la prima volta che un partito di sinistra, meglio, di centrosinistra con anima popolare, raggiunge un risultato così netto e senza ombre. Oltre il 40%, abbattuta ogni soglia psicologica, trionfo in tutte la parti del Paese, anche in quelle in cui, storicamente la sinistra in mutazione aveva perso di più, ovvero il profondo Nord, protagonista, d’altra parte, anche del revival della Lega.
E la Toscana? In tutto ciò, la Toscana si è comportata come ormai da tempo da perfetto supporter del premier: oltre il 56,3% il dato regionale, con il solido presupposto che anche per i sindaci candidati dal Pd ci si avvii a un trionfo che segue l’onda delle Europee. Da segnalare anche che in regione è più forte Tsipras, al 5,1% rispetto al risultato nazionale del 4%, che il M5S non sfonda anzi si posteggia sul 16,7 mentre Forza Italia sfiora il 12 (11,7%). Considerando infine le percentuali del Pd nei tre capoluoghi dove si voterà anche per il primo cittadino, sembrerebbe ben poco combattuta la poltrona di sindaco: a Prato, dove si gioca una delle sfide più interessanti per la presenza di una giunta di centrodestra, il Pd è al 56,9%, M5S al 14,9%, Forza Italia al 13%. A Livorno il Pd è al 52,7%, M5S al 22,5, Forza Italia all’8,8, Lista Tsipras al 7,2%.
A Firenze, come preannunciato ieri sera, il Pd vola al 57,5%, interessante il dato della Lista Tsipras che guadagna l’8,9%, M5S al 12,7, Forza Italia al 10,1, FdI-An al 3,5, Ncd al 3,2, Lega Nord 1,7, Verdi 1,1. Il resto sotto l’1%.