Paura anziana: il nuovo quadro sociale della terza età stilato dallo Spi-Cgil attraverso un questionario

Indagine (più sentimentale che scientifica) di Spi-Cgil sulle condizioni della terza età reggiana: in salute ed economicamente non malaccio ma si sente il bisogno di più sicurezza

Questa è la situazione demografica e la presenza dello SPI nel Comune di Reggio: 172.000 abitanti, oltre 35.000 over 65.

Lo Spi-Cgil ha raccolto ed elaborato quasi 2.400 questionari in 6 Comuni, 82.000 abitanti, 18.500 over 65 per 1.700 questionari raccolti.

TEMPO LIBERO: il 36% trascorre prevalentemente il proprio tempo libero guardando la TV, il 30% leggendo libri e/o giornali, e questo è positivo, il 10% fa volontariato. Il 60% purtroppo non sa usare il computer e internet.

MEZZI DI TRASPORTO: pur vivendo in città, oltre il 50% usa prevalentemente l’auto per spostarsi, quasi il 20% la bicicletta o il motorino, mentre i trasporti pubblici sono il mezzo prevalente per il 13%.

SITUAZIONE ECONOMICA E ABITATIVA: il 90% dichiara una situazione economica buona o sufficiente. Oltre l’87% vive in casa di proprietà o usufrutto. Da notare che circa l’8% ritiene la propria abitazione inadeguata principalmente a causa di barriere di accesso o perché troppo grande e costosa.

LA SITUAZIONE FAMILIARE: oltre un quarto, di chi ha risposto, vive da solo e questo rappresenta, già oggi, un dato assai rilevante. Tre anziani su quattro, aiutano i propri figli, principalmente badando ai nipoti, ma nel 30% dei casi aiutano i figli anche dal punto di vista economico, confermando quel ruolo di “ammortizzatore sociale” assunto da molti pensionati in questi anni.

SALUTE E AUTONOMIA: l’86% dichiara uno stato di salute buono o discreto.
Oltre il 90% si dichiara autosufficiente. Dato questo che, come ricordavo in precedenza, riteniamo sottostimato rispetto alla realtà. Chi ha bisogno di assistenza, in quasi l’ 80% dei casi è aiutato dalla famiglia, il 4% ha la badante, la stessa percentuale si avvale dei servizi sociali.

BISOGNI ASSISTENZIALI: fra i bisogni assistenziali maggiormente avvertiti c’è una forte richiesta di aiuti per accudire la casa e di essere accompagnati a visite-terapie mediche. Per quest’ultimo aspetto i contatti diretti avuti, suggeriscono che non si tratta solo di un problema di trasporto, ma anche di avere accanto una sorta di “tutor” per l’espletamento di queste azioni.
Molto significativa anche la percentuale di chi avverte il bisogno di momenti di compagnia contro la solitudine.

I PROBLEMI AVVERTITI: qui ognuno poteva indicare fino a 3 problemi.
La sicurezza personale, intesa, com’era specificato nel questionario, la paura di furti, scippi e rapine, è largamente il problema più avvertito, segnalato da quasi il 60% di chi ha risposto.
Molto rilevanti anche le indicazioni di problemi connessi alla mobilità: traffico, viabilità e trasporti pubblici.

Temi come sicurezza personale, traffico e viabilità, cura del territorio, sono una presenza fissa nell’agenda dei problemi da affrontare. Al centro di un’attenta riflessione dovrebbe essere il tema legato alla NON AUTOSUFFICIENZA dei nostri anziani.

I TRE principali bisogni assistenziali emersi dalla ricerca, ad esempio, vale a dire: accudire la casa, essere accompagnato a visite/terapie mediche e ricevere momenti di compagnia, attualmente possono trovare una qualche risposta da parte di associazioni di volontariato come AUSER, ma non sono attività oggi normalmente programmate dal S.A.D.

 

 

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