Firenze – Firmato oggi il “Patto per Firenze”, che porta in città 680 milioni di euro (fra questi, 110 milioni sono del tutto nuovi) e che “prevede progetti che complessivamente valgono due miliardi e duecento milioni di euro”, come annuncia il sindaco Dario Nardella all’apertura della cerimonia in Palazzo Vecchio, questa mattina 5 novembre. Soldi che verranno impegnati dalla rimozione dell’amianto all’Isis, questione infinita, ai cantieri delle tramvie, senza dimenticare la Fortezza da basso e la grande pista ciclabile che dovrebbe arrivare a Prato. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è accompagnato dai sottosegretari Claudio De Vincenti e Luca Lotti. Il patto con il governo per la città, ha spiegato ancora Nardella, si articola in due diverse parti, cui vanno sommati alcuni progetti “esterni”. Confermato l’impegno sulle “grandi opere” fiorentine, da aeroporto a inceneritore, anche se per il primo non ci sono soldi in aggiunta ai cento milioni dello Sbloccaitalia.
Che la formula del “patto con le città” sia cruciale, lo spiega il premier, che ricorda la pregnanza di questo “passo straordinario” riguardo soprattutto all’Europa, dove si combatte la “nuova battaglia”. Insomma, meno “cestini e rotatorie” e più “progetti strategici”, ecco le modalità per “spendere bene i soldi”.
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