Firenze – Semaforo verde in consiglio comunale per il nuovo regolamento per il commercio nel centro storico. Passa dunque un regolamento che, come ribadisce Nardella, in consiglio comunale a fianco dell’assessore allo sviluppo economico Bettarini, ha nei suoi geni le parole tradizione e qualità. Tutto ciò che verrà colpito dal regolamento, che ha lo scopo di tutelare il centro Unesco, sarà tutto ciò che non rientra nel termine commercio tradizionale. Dunque, non, come specifica Bettarini, tutto ciò che è ad esempio ortofrutta o generi simili, ma kebab, pizzerie, negozi che vendono alcolici, minimarket, e anche negozi di massaggi. Mettendo di fatto un freno alla liberalizzazione totale voluta a suo tempo dal governo Monti.
La norma più impattante è sicuramente quella dei 40 metri più bagno accessibile ai disabili, che va a colpire sostanzialmente i minimarket e altri esercizi come i kebab e da cui si salvano solo gli artigiani. L’impatto sarà forte in particolare in zone come via Palazzuolo. Del resto, il regolamento darà anche il compito alla giunta di predisporre una sorta di elenco delle categorie che dovranno omologarsi e quelle no. Importante corollario, in particolare in vista della retroattività del regolamento: infatti, i commercianti dovranno “mettersi in regola” con le norme nuove entro tre anni dalla sua entrata in funzione.
Il M5S accusa la giunta di non avere permesso al consiglio comunale di documentarsi. “Si presenta una delibera di Giunta, si rimanda la sua discussione e votazione per mesi, la si riporta in Commissione, dicendo che è urgente, con un emendamento di Giunta che stravolge il documento e si da tempo 30 minuti, massimo 60, prima di votare l’intera Delibera, che andrà lo stesso giorno in Consiglio Comunale”. Così, i pentastellati sono usciti dall’aula al momento del voto.