Firenze – La luce che ci farà uscire dal buio, come ha detto Simona Bausi, infermiera, la prima che a Firenze ha ricevuto, 40 minuti dopo l’arrivo delle prime 620 dosi a Careggi, la vaccinazione targata Pfizer. Seicentoventi dosi che alle 8 in punto di questa mattina sono approdate all’ospedale di Careggi, nell’area carico scarico merci del Padiglione 15,dovea ad asepttarlo c’erano il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore al diritto alla salute e sanità Simone Bezzini, l’assessore alla protezione civile Monia Monni, il sindaco di Firenze Dario Nardella, e naturalmente il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Rocco Damone. Ad assistere alle prime vaccinazioni, Giani, Nardella e l’assessore alla sanità della Toscana Simone Bezzini. A pochi minuti di distanza, un’altra infermiera, Elena, 38 anni, lavora nelle terpaie intensive. qualcuno propone lapplauso, tutti sorridono. Intanto, il vaccino si è già rimesso in viaggio, verso altri ospedali (gli 11 segnalati alla struttura commissariale di Domenico Arcuri) e verso l’Rsa di Montedomini.
Oggi, i vaccinati a Careggi saranno 45. Le vaccinazioni riprenderanno il 2 gennaio negli 8 ambulatori del CTO che hanno la potenzialità di somministrare 800 vaccini al giorno. Un percorso non breve che ci accompagnerà per tutto il 2021. In particolare bisogna calcolare molto bene il problema dei richiami, che vanno fatti entro tre settimane. Intanto, in mancanza di una dichiarazione scritta del commissario Arcuci, la Toscana sembra orientata ad adottare il sitema di iniettare metà delle dosi tenendo evenutalmente pronta l’altra metà per i richiami.
Un momento storico, quello di oggi, di quelli che potrebbero segnare il passo all’espansione del covid-19, proprio in un momento in cui questo riprende la sua marcia baldanzosa e nonostante la grande sfida delle mutazioni del virus, che potrebbero, come dice qulche esperto, aumentare in seguito alla pressione delle vaccinazioni. Anche se, come dice la maggioranza degli studiosi, non dovrebbero esserci problemi di efficacia del vaccino.
” Con oggi inizieremo a costruire lo scudo protettivo per una popolazione che sta vivendo momenti difficili e assai delicati – dice il presidente Eugenio Giani – Oggi è una partenza simbolica, con 620 vaccini in attesa della vera somministrazione che inizierà il 2 gennaio e porterà in quel mese 116 mila dosi per coloro che sono in prima linea e per gli anziani nelle RSA e poi, si continuerà, man mano che arriveranno le indicazioni del Governo, raggiungendo oltre 3 milioni di persone in Toscana”.
Da Careggi intanto alle 8.30 le altre 580 dosi hanno preso destinazione Firenze al San Giovanni di Dio e alla RSA Montedomini. E nel resto della Toscana hanno raggiunto gli ospedali San Iacopo di Pistoia, al Santo Stefano di Prato, al San Giuseppe di Empoli, all’Aou di Pisa, all’ospedale di Livorno, al San Luca di Lucca, all’ospedale delle Apuane a Massa, all’Aou delle Scotte di Siena, al San Donato di Arezzo, all’ospedale Misericordia di Grosseto e all’unica Rsa. Ad accogliere i vaccini a Torregalli c’era la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, a Montedomini il presidente Giani e l’assessore al sociale Serena Spinelli, a Siena e Arezzo l’assessore Simone Bezzini, a Grosseto l’assessore Leonardo Marras, a Massa il consigliere speciale del presidente Giacomo Bugliani e il consigliere del presidente per le vaccinazioni Angelo Zubbani, a Prato l’assessore Stefano Ciuoffo, a Pistoia e Livorno il presidente Giani, a Lucca l’assessore Stefano Baccelli, a Empoli il presidente della commissione sanità Enrico Sostegni, a Pisa l’assessore Alessandra Nardini e il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo.
Foto Luca Grillandini