Partiti i lavori per il “Tubone” in Valdinievole

Valdinievole – Sono iniziati la scorsa settimana i primi lavori per la realizzazione del cosiddetto Tubone, il maxi-collettore fognario che una volta a regime convoglierà i reflui che arrivano al depuratore di Pieve a Nievole fino al depuratore di Aquarno, a Santa Croce sull’Arno, passando per i comuni di Monsummano Terme, Larciano, Lamporecchio, Cerreto Guidi e Fucecchio.

La presentazione è avvenuta stamani al circolo di Stabbia nel comune di Cerreto Guidi, con l’assessore all’ambiente Federica Fratoni, il presidente di Acque Spa Giuseppe Sardu, il direttore di AIT Alessandro Mazzei e i rappresentanti delle amministrazioni locali.

Gli obiettivi: riorganizzare lo schema depurativo della Valdinievole e del Basso Valdarno, adeguando e razionalizzando il sistema fognario anche tramite la “trasformazione” degli attuali depuratori, a creare una infrastruttura-modello, intervallata da nuove stazioni di sollevamento, per garantire standard di qualità e quantità ancora più importanti. E poi ancora migliorare il “secondo tempo” del servizio idrico integrato, diminuire l’impatto ambientale dei reflui, e proteggere il Padule di Fucecchio mantenendone il “deflusso minimo vitale” in estate.

“Questo intervento – ha detto la Fratoni –  consentirà anche al distretto del cuoio, fra i principali distretti produttivi della Toscana nel mondo, di utilizzare le acque depurate evitando di mungerle dalla falda, con un rilevante beneficio in termini di ambientali. Contemporaneamente la Regione Toscana si è fatta carico di assicurare per il Padule, area umida importantissima, il cosiddetto deflusso minimo vitale ovvero la garanzia di una dotazione di acqua che consenta alla fauna e flora di questi luoghi di vivere. Si tratta, in questo senso, di opere per 5 milioni di euro che la Regione ha finanziato e che adesso il Consorzio di Bonifica sta utilizzando  per realizzare gli invasi. Tutto l’accordo di programma complessivamente conta un investimento di 195 milioni di euro, di cui circa 40 milioni per il collettore, di cui  contiamo di vedere la fine dei lavori dal qui al 2021”.

Il Tubone rappresenta la “punta di diamante” dell’accordo di programma per la tutela delle risorse idriche del Valdarno e del Padule di Fucecchio, il cosiddetto “Accordo del Cuoio”. L’accordo nel suo complesso prevede un impegno complessivo da 195 milioni di euro compreso gli interventi di potenziamento dei depuratori Aquarno e Cuoiodepur e che coinvolgerà circa 300mila cittadini toscani. Si tratta di un insieme di opere tra le quali ricadono ad esempio gli interventi svolti sugli schemi fognari dei comuni di Fucecchio, Santa Maria a Monte, Pontedera, Ponsacco e Calcinaia e che avrà ricadute molto positive sulla tutela ambientale e sul servizio offerto quotidianamente ai cittadini del territorio gestito.

Il Tubone avrà una lunghezza totale di 24 chilometri e “aggirerà” il Padule partendo da nord, costeggiandolo lungo il lato est, e arrivando a sud al depuratore di Aquarno. Il progetto è stato diviso in 4 lotti funzionali partendo da Santa Croce sull’Arno e terminando a Pieve a Nievole. I depuratori attualmente in funzione lungo il tracciato (Uggia a Monsummano, Baccane a Larciano, Stabbia a Cerreto Guidi) saranno trasformati in tre stazioni di sollevamento fognarie, che spingeranno i reflui verso l’impianto di Santa Croce.

Dopo la consegna dei lavori alle ditte incaricate è avvenuto formalmente il 18 maggio scorso. Successivamente si è proceduto all’allestimento dei cantieri e alle attività propedeutiche ai lavori, che prevedono la costruzione del collettore dal depuratore di Stabbia fino a quello Santacroce. L’intervento oggi entra nel vivo con la realizzazione della prima condotta lunga circa 10 chilometri. Per altri due lotti (quelli nei tratti da Baccane a Stabbia e da Uggia a Baccane) sono state avviate le procedure di gara. Infine, per il quarto lotto (Pieve – Uggia), il progetto esecutivo sarà completato entro luglio. Insomma oggi quel maxi-intervento studiato, perfezionato e progettato per anni è diventato finalmente realtà.

Il Tubone sarà realizzato in ghisa, e avrà un diametro di 900 millimetri. Il costo complessivo dell’intervento è di circa 40 milioni di euro. Una volta ultimato, il Tubone colletterà al depuratore di Aquarno circa 6,2 milioni di metri cubi annui di reflui, che arriveranno a più di 9 milioni di metri cubi con la realizzazione degli altri importanti collettori tra Pescia, Uzzano e Pieve a Nievole e tra Chiesina Uzzanese, Ponte Buggianese e Pieve a Nievole: ulteriori 24 chilometri di tubazioni per un valore di oltre 17 milioni di euro. Una volta realizzata l’opera principale, sarà poi possibile collegare gli impianti di depurazione minori della zona est della Valdinievole (quelli situati nei comuni di Lamporecchio e Larciano).

L’Accordo del Cuoio permetterà di razionalizzare ed efficientare lo schema depurativo della Valdinievole, della Valdera e del Valdarno Inferiore. Per il Padule di Fucecchio, come detto, sarà garantito il mantenimento del “deflusso minimo vitale”: a tal fine, quando necessario e in sinergia con il Consorzio di Bonifica, potrà attingere a un refluo compatibile con gli standard ambientali richiesti. Per questo motivo il depuratore di Pieve sarà oggetto di un adeguamento, che ne ridurrà la potenzialità (da 60mila a 30mila abitanti equivalenti) accrescendone però la qualità depurativa, proprio allo scopo di garantire un rifornimento idrico adeguato alle esigenze ambientali del Padule nel periodo estivo.

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