E’ scoppiata la pace tra Iren e Comune di Parma. Restano sempre alcune diversità di vedute sullo smaltimento dei rifiuti (“rifiuti zero”: possibile per la giunta, inattuabile per Iren) o sulle cause legali (27 milioni di euro per il blocco temporaneo dell’inceneritore). Ma da oggi parte una collaborazione di fatto tra gli ex nemici, con tanto di conferenza stampa ufficiale che ha visto fianco a fianco allo stesso tavolo il sindaco Pizzarotti e il presidente di Iren Francesco Profumo.
Dimenticate le invettive di Beppe Grillo al grido di “Dies Iren”, e scordatevi la campagna elettorale all’insegna della dichiarazione di guerra – persa o, come direbbe qualcuno, “non vinta” – contro l’inceneritore di Ugozzolo. Ma soprattutto seppellite in un angolo poco accessibile della memoria gli slogan coerenti per cui chi gestisce l’inceneritore non può, al tempo stesso, occuparsi della raccolta dei rifiuti, o si allontana la possibilità di spegnere il camino.
Adesso, per dirla con una nota del Comune, arriva “Progetto Parma 80%: per fare di Parma la capitale della differenziata”. Con la collaborazione di Iren, va da sé, e con tanti probabili saluti ad ogni ipotesi di ripubblicizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti in scadenza nel 2014. Si punta a un non ancora meglio identificato “sistema misto pubblico – privato”, ma il “confronto con le istituzioni interessate” è ancora in corso e qualcosa ci dice che Iren non uscirà di scena. Al contrario.
Il sindaco Pizzarotti ha già definito il progetto come “una occasione per rinsaldare il rapporto fra Comune e Iren. La raccolta differenziata, il rapporto con il territorio, la trasformazione dei rifiuti in risorse, l’introduzione di nuove tecnologie per ottimizzare il servizio di raccolta, l’informazione diffusa ai cittadini e nelle scuole sono temi che ci vedono impegnati insieme a vantaggio della collettività”.
Secondo Profumo questo sarebbe inoltre “un primo importante passo per far diventare Parma un modello innovativo nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti in una logica di sostenibilità ambientale ed economica per il territorio. Potremo andare insieme all’Anci e portare Parma come esempio nazionale”. Esempio e modello nazionale che, sia chiaro, dovranno convivere con l’inceneritore – pardon, termovalorizzatore – ancora per parecchio, benché Pizzarotti continui a considerarlo anti ecologico e anti economico. Dopo l’accordo di oggi con Iren, l’idea di fermarlo a suon di raccolta differenziata appare del tutto irrealistica.
Chi fosse rimasto deluso dalla distanza siderale tra una campagna elettorale arrembante contro Iren e tutte le dichiarazioni di pace arrivate oggi può comunque consolarsi con la App “EcoIren”, disponibile da oggi per I Phone. Realizzata da Iren per consentire ai cittadini di disporre “in tempo reale e in modo georeferenziato” di tutte le informazioni necessarie ad una corretta gestione della separazione e del conferimento dei rifiuti, la App consente tra l’altro di “conoscere le modalità di raccolta differenziata in vigore presso il proprio indirizzo, prenotare il recupero di rifiuti ingombranti” eccetera.
Entro la fine del 2014 è previsto anche l’avvio della tariffa puntuale in bolletta, per premiare (e si vedrà in quale misura) chi ricicla di più. Resta da vedere se i comitati ambientalisti e i tanti fautori della protesta contro Iren e l’inceneritore di Ugozzolo si accontenteranno.