Sono 39 gli evasori totali scoperti dalla Guardia di Finanza di Parma nel corso del 2013. Evasori che erano riusciti a nascondere al fisco ben 80,5 milioni di redditi imponibili. Una piaga che colpisce trasversalmente ogni settore, con una prevalenza della piccola impresa edile. Rispetto al 2012, però, la situazione è “migliorata”: allora erano stati denunciati ben 57 evasori totali.
Buone notizie sul fronte dell’emissione di scontrini e ricevute fiscali. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno eseguito 2.164 controlli rilevando 648 violazioni. Una percentuale del 30% che colloca Parma al di sotto di due punti rispetto alla media nazionale.
Tornando alla evasione fiscale, la Guardia di Finanza ha scoperto 75 milioni e 442mila euro di redditi non dichiarati e 18 milioni di detrazioni in realtà non deducibili, oltre a 214mila euro di ritenute d’acconto non versate e un milione e mezzo di ricavi non contabilizzati. Complessivamente, 95 milioni di infrazioni al tributo che sono state segnalate all’Agenzia delle Entrate per le riscossioni. A tutto ciò si aggiungono 23 milioni e 300mila euro di Iva evasa. Le persone denunciate per reati fiscali sono state 41, per 92 violazioni accertate fra cui dichiarazioni fraudolente, infedeli, omesse dichiarazioni, emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento o distruzione di documenti contabili.
Due interventi hanno riguardato il recupero di capitali indebitamente trasferiti all’estero, per mezzo milione di elementi di reddito non dichiarati. Sono stati 130 i controlli sugli indici di capacità contributiva e 75 quelli sulle prestazioni agevolate. Quarantotto persone sono state denunciate per aver indebitamente percepito agevolazioni per complessivi 25mila euro (ad esempio, tramite false attestazioni Isee).