Parma, multe non pagate per 36 milioni dal 2004 al 2012

E per scovare evasori e violazioni il Comune dota i mezzi dei vigili del dispositivo Auto-Detector.

Trentasei milioni di euro. E’ l’ammontare monstre delle contravvenzioni non pagate al Comune di Parma dal 2004 al 2012. Una cifra che da sola – se recuperata per intero – potrebbe garantire la chiusura del bilancio previsionale di quest’anno e probabilmente anche del prossimo.

Proprio per tentare di recuperare almeno parte dei 36 milioni presto la polizia municipale di Parma avrà in dotazione un Auto-Detector. Un dispositivo che, mediante tecnologie innovative, consente in primo luogo di individuare i veicoli sottoposti a fermo amministrativo, ma anche di sanzionare le infrazioni più gravi del codice della strada.

L’assessore comunale alla Sicurezza Cristiano Casa lo definisce “uno strumento per il controllo del territorio e per la lotta contro l’evasione fiscale, già adottato in altre città come Torino (dove il suo utilizzo ha permesso di incrementare il riscosso del 35%). Per il momento ci limiteremo alle sole violazioni del codice della strada  e per importi dovuti superiori ai tremila euro, ma inviteremo tutti coloro che hanno un mezzo in fermo amministrativo a regolarizzarsi. Poi, inevitabilmente dovremo colpire con il sequestro del veicolo e le sanzioni amministrative aggiuntive”.

L’entità numerica del fenomeno viene chiarita da Pierluigi Allegri, direttore di Parma Gestione Entrate: dal 2004  al 2012 sono state accertate violazioni al codice della strada per 82 milioni di euro, di cui il 70% è stato regolarmente riscosso: restano da riscuotere 24 milioni di euro, che sono raddoppiati per effetto  del mancato pagamento. Di questi 48 ne sono stati riscossi 12 e ne mancano all’appello quasi 37. A Parma e provincia figurano come circolanti diecimila veicoli sottoposti a fermo amministrativo.

Auto-Detector permette di leggere costantemente le targhe dei veicoli, parcheggiati o in movimento (su entrambe le carreggiate della strada e in entrambi i sensi di marcia), sottoposti a fermo amministrativo e quindi appartenenti a contribuenti morosi. Il dispositivo viene posizionato direttamente sul tetto dell’auto-pattuglia che svolge il suo normale servizio. Auto-Detector elabora le immagini, estrapola i dati relativi alla targa, li visualizza sul display interno all’auto in servizio e li confronta in tempo reale con una “hot-list” presente a bordo del veicolo e contenente l’elenco delle auto segnalate. Nel caso in cui si riscontri una targa segnalata, si attiva immediatamente un segnale acustico di allarme, in modo da consentire agli operatori a bordo della pattuglia di intervenire, mentre vengono inviati alla centrale operativa i dati precedentemente registrati per favorire l’immediata localizzazione del veicolo.

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