Parma, il M5S “espelle” un suo consigliere comunale

Mauro Nuzzo bocciato da 36 votanti su 40 tra gli attivi di Parma in MoVimento. Ma il blog boccia la votazione.

Trentasei voti su 40 votanti, di 47 aventi diritto. Tanto è bastato per espellere il consigliere comunale Mauro Nuzzo. Ma espellerlo da cosa? Ad oggi, solo dall’associazione Parma in MoVimento, gruppo locale abilitato all’uso del simbolo del Movimento 5 Stelle. Movimento di cui Nuzzo, fino a decisione contraria del detentore Beppe Grillo, è ancora pienamente un iscritto certificato.E la reazione del blog è giunta in serata, con un classico “ps” a un post che parlava d’altro: bocciatura netta delle modalità, e quindi dell’esito, del voto. Queste le parole di Grillo: “In merito ad alcune notizie riguardanti procedure di espulsione dal movimento si ricorda che le votazioni possono essere effettuate solo con il sistema operativo attraverso il blog e che ogni altra forma non ha validità”. Soddisfatto Nuzzo, il quale ricorda appunto che “la fuoriuscita dal Movimento può avvenire solo con un voto nazionale sul blog. Sono contento che Grillo abbia fatto presente. Il Movimento è ben altro rispetto alla dinamiche interne tra Nuzzo e il capogruppo, spero che l’eco di questa vicenda si spenga presto”.

Quanto al consiglio comunaleorigine del voto di espulsione in seguito alla “dissidenza” di Nuzzo su varie scelte dell’amministrazione Pizzarotti fino all’astensione sul bilancio di previsione – statuto e regolamento sono chiari. Ogni consigliere è eletto senza vincolo di mandato, e in teoria potrebbe essere difficile anche espellerlo dal gruppo di maggioranza. A meno che non sia lo stesso Nuzzo a optare per le dimissioni, l’ingresso nel gruppo misto (di cui per ora sarebbe unico componente) o l’adesione ad un altro gruppo di minoranza. Di tutto questo comunque non si farà nulla fino all’inizio di settembre, quando il consiglio tornerà a riunirsi.

Quanto ai numeri, va precisato che tra i 40 votanti (tre astenuti, uno contrario all’espulsione) figurano anche i 19 consiglieri comunali del M5S. Infatti Nuzzo punta il dito proprio contro i numeri che ne hanno determinato l’espulsione: “”Tra i voti favorevoli all’espulsione (36, ndr) ci sono i 19 consiglieri di maggioranza per cui prendo atto e accetto la decisione. I restanti (17, ndr) non possono rappresentare la base del M5S a Parma che è certamente più ampia. Per cui viene confermata una delle critiche che io ho mosso in questi mesi: ovvero la poca condivisione con la città delle scelte amministrative. I numeri della votazione confermano questo mio rilievo. Adesso mi prendo qualche giorno per riflettere. Nel frattempo mi confortano a livello personale le parole di sostegno che da più parti arrivano”. Va ricordato che alle elezioni comunali del 2012 Nuzzo raccolse 152 preferenze, secondo della sua lista dopo Bosi.

Lapidario, invece, l’annuncio su facebook con cui il capogruppo del M5S in consiglio Marco Bosi ha dato l’annuncio degli esiti della votazione: “Voi cosa fareste con una persona che infrange ripetutamente le regole del gruppo di cui fa parte? Cosa fareste se sapeste di avere la responsabilità di una città e un Consigliere non comunica al resto del gruppo come voterà? Cosa fareste se rifiutasse per mesi di venire a confrontarsi nelle riunioni che facciamo ogni settimana? Cosa fareste se dicesse agli attivisti che non è interessato a rinnovare l’iscrizione all’associazione che si fa carico di diffondere i valori del M5S? Ma soprattutto, a che scopo tenere formalmente nel gruppo una persona che nei fatti si è automaticamente posta al di fuori di esso dal momento che ha deciso di non dover condividere con nessuno le sue posizioni? In un gruppo ciò che conta è la formalità di farne parte, o piuttosto la collaborazione con gli altri elementi nel rispetto delle regole che ci si è dati? E’ quello di cui abbiamo discusso in questi ultimi mesi. Fino alla consultazione di questi giorni”.

Segue una precisazione interessante: “Ho consultato la base, ma preciso che nonostante abbia deciso di attenermi all’indicazione ricevuta quel voto è consultivo e non vincolante in quanto la responsabilità e il potere di espulsione rimane in capo al gruppo consiliare che rappresento. Per trasparenza comunico che dei 40 che hanno deciso di esprimersi hanno chiesto l’espulsione in 36, si sono astenuti in 3 e 1 solo ha espresso contrarietà all’espulsione”. Appunto, un voto consultivo. La reazione del blog di Grillo e Casaleggio suona ora come l’ennesima sconfessione di Pizzarotti e dei grillini parmigiani: a questo punto è anche possibile, infatti, l’esistenza nello stesso consiglio comunale di esponenti del M5S abilitati all’uso del logo tanto in maggioranza quanto all’opposizione. Intanto, in maggioranza restano in 19, che diventano 20 con il sindaco (il quale può votare in consiglio), contro un’opposizione di 12 o 13 consiglieri (dipenderà dalle decisioni di Nuzzo). Un margine ampio, per ora.

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