Il test d’ingresso per “professioni sanitarie”, o Medicina e Chirurgia, all’Università di Parma, in svolgimento ieri, era quasi finito. Nessun intoppo, fino a un quarto d’ora dalla fine, per i 1300 studenti impegnati nella prova. Poi, il patatrac: test annullato. Senza spiegazioni, nell’immediato, anche se pare che una studentessa abbia notato e denunciato la presenza di errori portando la commissione a decidere per l’annullamento.
Una nota dell’ Università di Parma spiega infatti che la decisione è stata presa a causa di “errori riscontrati nelle domande”, predisposte dal Consorzio Cineca. “La nuova data – scrive l’Ateneo – sarà resa nota tramite apposito Decreto Ministeriale che sarà pubblicato anche sul sito web”.
Secondo il sindacato studentesco Udu si tratta di uno “scandalo. Come ogni anno – scrivono i rappresentanti degli studenti – l’Udu Parma è stata presente davanti alla sede dei test per promuovere la posizione dell’associazione fortemente contraria al numero chiuso. Al termine della prova è iniziata a girare la voce, poi confermata dalla commissione, dell’annullamento di tutti i test consegnati dai candidati. La causa di questo inconveniente sembra risiedere in una confusione che si sarebbe verificata al momento della consegna dei compiti, ed inoltre ad alcune domande sarebbero state associate risposte non corrispondenti. Nell’imbarazzo generale agli studenti non è stata data nessuna risposta certa per quanto riguarda un possibile recupero del test e/o della quota d’iscrizione”.
L’Udu sostiene inoltre che “errori di questo tipo da parte degli organi competenti sono intollerabili, come è inaccettabile questa situazione che evidenzia le incongruenze di un sistema, quello dei test d’ingresso e del numero chiuso, che gioca con il futuro e le speranze dei nostri studenti. Ci auguriamo che vengano fornite spiegazioni e risposte esaurienti il prima possibile, ma soprattutto auspichiamo che questa sia un’occasione per riflettere sulla validità delle modalità di accesso all’università pubblica“.
Alla selezione d’ingresso per accedere ai 431 posti dei nove corsi di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo (Fisioterapia, Infermieristica, Logopedia, Ortottica e assistenza oftalmologica, Ostetricia, Tecniche audioprotesiche, Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecniche di laboratorio biomedico, Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia) si erano presentati alle prime ore del mattino 1312 studenti su 1487 iscritti.
Molti di loro sono arrivati da lontano e ora dovranno attendere una nuova chiamata dall’Università per capire cosa sarà del loro futuro, ma intanto il tempo passa e le altre facoltà cominciano a registrare iscrizioni e a correggere test. E invece per i 1312 candidati che si sono visti annullare il compito ricomincerà tutto da capo.