Parma, condanne confermate in appello per il caso Bonsu

Ridotte le pene più alte ai vigili coinvolti nel pestaggio del giovane ghanese nel 2008 al parco Falcone.

I giudici della Corte d’Appello di Bologna hanno condannato i vigili urbani coinvolti nel caso di Emmanuel Bonsu, sequestrato e picchiato nel comando della Municipale di Parma il 29 settembre  2008, perché scambiato erroneamente per uno spacciatore. Il tribunale di Parma nel 2010 aveva condannato otto vigili a pene tra i 2 anni e i 7 anni e 9 mesi, contestando a vario titolo i reati di sequestro di persona, lesioni, minacce e insulti razzisti  (due agenti sono stati condannati con rito abbreviato e nel loro caso l’Appello non è stato ancora fissato).

Riformando parzialmente la sentenza del tribunale di Parma, i giudici di secondo grado hanno comminato pene da un massimo di 5 anni e 6 mesi ad un minimo di 2 anni e 10 mesi, con condanne maggiori per alcuni imputati e minori per altri rispetto a quanto deciso dai giudici di primo grado nell’ottobre 2011. Dichiarato inammissibile, per mancato deposito delle conclusioni, il ricorso della parte civile in cui chiedeva il risarcimento al Comune di Parma, confermata invece la provvisionale statuita a carico degli imputati.

La sentenza di oggi riguarda la vicenda di Emmanuel Bonsu, lo studente ghanese che il 29 settembre 2008 fu arrestato per errore perchè scambiato per il “palo” di un pusher durante un blitz antidroga al parco Falcone e Borsellino. Bonsu, allora 22 anni, uscì dalla vicenda con un occhio pesto, un forte choc e tanti pessimi ricordi.

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