A un anno esatto dall’insediamento della giunta Pizzarotti, tra maggioranza e minoranza volano i piatti in consiglio comunale. E’ successa martedì, quando dopo nemmeno due ore dopo l’inizio della seduta l’opposizione ha abbandonato l’aula stigmatizzando l’atteggiamento del primo cittadino.
Il problema, per il capogruppo del Pd Nicola Dall’Olio, sta nel “comportamento ripetutamente indecoroso del sindaco: lo avevamo già stigmatizzato mesi fa quando aveva deriso e applaudito in aula alcuni consiglieri di minoranza. C’è un’intolleranza completa a ogni critica. C’è un’intolleranza totale: ogni volta che facciamo una critica viene presa come un atto di lesa maestà. Questa non è democrazia”.
Roberto Ghiretti di Parma Unita ha rincarato la dose: “La minoranza non è un punching ball a cui tirare calci e pugni e poi zittirla, questa è una mordacchia. E questo loro metodo sta diventando un’abitudine”
Il casus belli sta tutto nelle polemiche relative al cambio della guardia all’assessorato al Bilancio. La minoranza non ha gradito tempi e modalità di presentazione del successore di Capelli, che peraltro non gli è ancora subentrato. Ma sono state queste parole di Dall’Olio a scatenare reazioni forti da sindaco e maggioranza: “Marco Ferretti (il prossimo assessore al Bilancio, ndr) è stato eletto al Vigatto nella lista di Ubaldi e ha collaborato con la giunta Vignali. E’ una persona vicina alle vecchie amministrazioni: forse si pagano crediti pregressi”. A questo punto, Pizzarotti ha applaudito ironicamente mentre dai banchi della maggioranza si è sentito chiaramente un “va’ a ca**re” all’indirizzo di Dall’Olio che ha reagito con un “tu non mandi a ca**re nessuno” stigmatizzando l’episodio.
Da qui si è instaurato un clima di tensione via via sempre più irrespirabile. Ma la scelta dei capigruppo di minoranza di abbandonare l’aula è arrivata dopo queste parole del sindaco: “Da quarant’anni vi sostituite per fare carriera politica e non per merito. Non capite chi si mette al servizio della città senza altri fini”.
La maggioranza consiliare a 5 stelle ha criticato pesantemente, anche sui social network, l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione. Pur proseguendo la seduta con il voto (unanime, ovviamente) delle delibere all’ordine del giorno. In una nota, il gruppo consiliare del M5S ha auspicato “che giudichino i cittadini quanto grave, mediatica e priva di senso sia stata la sceneggiata della Minoranza davanti alle telecamere: uscire dall’aula, spogliare il Consiglio di una sua parte democraticamente eletta, soltanto perché nel Parlamentino si è osato sostenere che negli ultimi 40 anni i partiti hanno più guardato alla carriera dei singoli che al servizio verso la società”.
A distanza, nella conferenza stampa convocata dai consiglieri di opposizione, ha risposto Ettore Manno del Pdci: “Dire che la città di Parma ha quarant’anni di amministratori che cercano la carriera è offensivo. Si è offesa la rappresentanza della città. Ci vuole un’inversione di tendenza nei rapporti istituzionali che sono finiti sotto all’uscio”.
Infatti ora toccherà ripartire proprio da qui. E non sarà facile.
Simone Aiolfi