L’inceneritore di Ugozzolo può ripartire. E’ l’ennesimo ma non certo ultimo capitolo del lungo e duro braccio di ferro ingaggiato dal comune a 5 stelle contro il contestatissimo impianto di smaltimento dei rifiuti. Il Tar di Parma ha accolto il ricorso di Iren che chiedeva la sospensiva del blocco imposto dal comune; oggetto del contendere, l’agibilità (parziale) del forno che il comune aveva negato in quanto l’impianto non sarebbe finito, portando allo stop della Provincia. Il Tar si esprimerà sul merito della questione il 9 ottobre, intanto però Iren potrà riavviare gli impianti in esercizio provvisorio in vista della consegna prevista per la fine di settembre.
Tre comunque le ragioni alla base dell’accoglimento della richiesta: “un’evidente contraddittorietà dell’agire amministrativo”, “la necessità di approfondimenti e il rilevante danno economico che Iren può subire. L’assessorato all’ambiente del comune di Parma sta verificando una risposta coi legali mentre Iren che aveva già fatto una richiesta di danni (28 milioni per il blocco del 2011 sotto l’amministrazione Vignali), potrebbe chiederne altri. Altri 8,7 per la precisione, 300mila euro per ognuno dei 29 giorni dell’ultimo stop.