Parigi – Il bilancio è di 12 vittime e 20 feriti, fra cui 5 sono gravissimi. Atmosfera attonita, allerta massima, soprattutto verso i punti sensibili, scuole e redazioni in particolare. Perché il raid di oggi nella redazione del giornale satirico che ha sede a Parigi, Charlie Hebdo, ha fatto calare una cappa di stupefazione attonita, è il più grave attentato che la Francia ha subito dagli anni 70.
I kalashnikov dei due uomini incappucciati che urlavano “Allah u Akbar” mentre aprivano il fuoco contro giornalisti e agenti, hanno spazzato via fra gli altri, il direttore del settimanale Stephan Charbonnier detto Charb e i tre più importanti vignettisti della redazione da sempre sotto tiro dell’islam radicale per le sue vignette satiriche, Cabu, Tignous e Georges Wolinski. Coincidenze o meno, quindici minuti prima dell’attacco il settimanale satirico aveva pubblicato su Twitter una vignetta sul capo dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi. Intanto, nella capitale francese si è scatenata la caccia all’uomo. E anche a Roma sale il livello di sicurezza in particolare attorno alle redazioni.