Firenze – Nonostante la difficile situazione internazionale, l’aumento dei costi per l’energia e il dato preoccupante dell’inflazione, i conti di Palazzo Vecchio sono in salvo. Grazie alla delibera dell’assessore al bilancio Federico Gianassi approvata in giunta e adesso al vaglio del Consiglio comunale, è stato raggiunto un traguardo importante: il bilancio del Comune è in pareggio e tutti gli investimenti e i servizi previsti vengono mantenuti senza tagli.
“Nel bilancio di previsione approvato lo scorso febbraio – ha commentato Gianassi – avevamo affermato alcuni obiettivi: difendere tutti i servizi dell’Amministrazione, accompagnando i servizi al cittadino al più grande piano di investimenti mai realizzato e superiore al miliardo e 300 milioni”. Nel frattempo, sono accaduti fatti che hanno cambiato di nuovo gli scenari mondiali, fra cui la guerra, l’inflazione, la difficoltà di approvvigionamento di materie prime, l’aumento dei costi dell’energia con ricadute negative anche a livello locale e nei bilanci comunali. “Tuttavia, riusciamo ad approvare il pareggio di bilancio garantendo l’equilibrio dei conti – ha aggiunto Gianassi – che non è solo un risultato contabile ma anche politico perché siamo riusciti a difendere tutti i servizi alla persona erogati dal Comune e il piano degli investimenti. In particolare, facciamo anche uno sforzo in più perché aggiungiamo risorse comunali sulle politiche culturali (circa un milione e 600mila euro in più rispetto alle previsioni), sulle politiche scolastiche (un milione e 900mila euro in più), sulle politiche sociali (2,8 milioni in più) e sulla mobilità (6 milioni in più)”. Non solo. Palazzo Vecchio, visto il caro energia, ha previsto a bilancio 7 milioni di euro in più di spese energetiche.
Dato molto positivo per l’imposta di soggiorno, la quale – tra le risorse incassate direttamente dall’Amministrazione e il contributo compensativo del governo – è previsto che si attesterà intorno ai 50 milioni.
Particolarmente significativo è il piano degli investimenti: a febbraio era stato previsto un record di investimenti da un miliardo e 300 milioni, ma con l’aumento dei costi delle materie prime e con l’inflazione si è corso il rischio di vedere ridurre il numero delle opere finanziabili. “Invece grazie a questa manovra riusciamo a garantire gli stessi interventi preventivati malgrado l’aumento dei costi, applicando l’avanzo di bilancio (circa 14 milioni) e prevedendo diverse modalità di finanziamento delle linee tramviarie. Non solo non diminuiscono gli investimenti ma addirittura aumentano” ha concluso Gianassi.