Firenze – Da questa mattina ai giardini di Campo di Marte tutti i bambini possono giocare insieme, nessuno escluso. Ora è possibile grazie all’area dal nome “Il Calcio, un gioco per tutti”, studiata e progettata come inclusiva e accessibile al maggior numero di bimbi. Uno spazio donato dalla Fondazione Niccolò Galli Onlus al Comune. E proprio a Niccolò, giovane calciatore prematuramente scomparso, è stato intitolato il giardino di viale Manfredo Fanti (lato viale Calatafimi).
Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, il sindaco Dario Nardella, il ministro per lo Sport Luca Lotti, l’assessore all’ambiente Alessia Bettini, l’assessore al Welfare Sarà Funaro, l’assessore alla toponomastica Andrea Vannucci, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, il presidente della Fondazione Giovanni Galli e la presidente del Consiglio Comunale Caterina Biti.
Il tema a cui si ispira il parco è quello del calcio e le strutture ludiche rappresentano elementi che caratterizzano un tipico stadio di calcio: gli spogliatoi, le tribune, le porte ed ovviamente il pallone.
(foto di Maurizio Fanciullacci)
“Firenze ora ha il suo parco pensato per tutti i bambini, normodotati o con problemi di disabilità, grazie a questa donazione straordinaria della Fondazione Niccolò Galli – ha sottolineato il sindaco Nardella -. E anche per questo abbiamo voluto legare per sempre al nome di Niccolò questo spazio verde. È una giornata ricca di significati: una comunità forte, quella di Campo di Marte, un’attenzione verso i nostri parchi e giardini e il legame profondo che ci lega alla Fondazione Galli”.
“Si tratta di un’innovazione importante per la nostra città – ha dichiarato l’assessore Bettini –. La nostra volontà è quella di realizzare anche in altre aree verdi parchi inclusivi, perché tutti i piccoli abbiano la possibilità di divertirsi insieme, senza barriere”.
“È una giornata importante per Firenze, che da oggi ha il primo giardino inclusivo – ha detto l’assessore Funaro –. Non basta abbattere le barriere architettoniche, bisogna anche lavorare sulle ‘barriere mentali’. Questo tipo di parco permetterà ai bambini di giocare insieme senza avere pregiudizi mentali”.
“Abbiamo voluto dedicare a Niccolò questo giardino, un piccolo gesto voluto da tutta la comunità, in particolare del Quartiere 2, e molto sentito – ha aggiunto l’assessore Vannucci – Un modo per ricordare un giovane fiorentino con la passione del calcio, un esempio per me che sono suo coetaneo e per tanti bambini di oggi”.
“Scoprire la targa e vedere il nome di Niccolò è stato un momento molto emozionante, e il taglio del nastro un momento di grande gioia condivisa con i tanti fiorentini che hanno voluto esserci oggi – ha detto Giovanni Galli – Voglio ringraziare l’Amministrazione per quanto ha fatto e le tante persone che sostengono la Fondazione. Senza di loro non potremmo realizzare nulla”.
La pavimentazione anti‐trauma dello spazio giochi è realizzata in gomma colata con differenti spessori in base alle altezze di caduta dei giochi. I colori sono il rosso, il viola, il blu, (i colori della Fondazione Niccolò Galli) , il verde e il verde melangiato con il nero (che ricreano l’effetto dell’erba dei campi da calcio), il bianco e il nero (del pallone). In prossimità dei due ingressi dell’area è collocato il logo e il nome della Fondazione.
Grande soddisfazione anche da parte del ministro Lotti che si è compiaciuto con la Fondazione Galli e con le amministrazioni.
L’accesso alle strutture è favorito dalla presenza di una rampa, di piani bassi o di gradini sicuri. Gli accessi allo spazio sono molteplici e privi di barriere architettoniche (bambini con disabilità motoria).
Le forme, i colori e le consistenze delle strutture e dei pannelli ludici sono pensati per stimolare i sensi, compensare le deficienze e aiutare allo sviluppo (bambini con disabilità visiva, intellettiva o affetti da sordità). I pannelli sensoriali sono inoltre posizionati ad altezza tale che possano essere utilizzati anche da chi sta seduto. Le altalene a cestone e “sdraio” sono anche per chi non ha il completo controllo del busto, mentre le giostrine girevoli, utilizzabili da bambini in piedi, seduti o in sedia a rotelle, favoriscono l’interazione.