Bagno a Ripoli (Firenze) – Dal racconto di viaggio, al noir, ai ricordi di famiglia, dalla fiction al cinema, queste e tante altre le anime che hanno dato vita alla raccolta di storie dedicate al “Panettone” opera prima dell’associazione I Libristi Giornalisti e scrittori toscani, pubblicato da Romano editore e il cui ricavato dalla vendita è destinato all’Associazione Italiana Dislessia. Il libro è stato presentato sabato mattina nello Spazio più della Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli alla presenza di Ilaria Belli Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali e della Salute, alla Prof. Vittoria Franco relatrice della Legge sulla Dislessia e del giornalista e scrittore Enrico Zoi presidente de I Libristi. Ad animare l’incontro le letture di alcuni brani a cura dei volontari delle diverse associazioni che collaborano con la biblioteca, Auser, Bibliocoop, A tutto volume.
Autentiche interpretazioni sono state quelle di Fabio Degli Innocenti, Emma Rotini, Rossana Ottaviani, Vanna Ponticelli che hanno fatto rivivere le diverse atmosfere presenti nei racconti, così lontane tra loro ma unite dal dolce, simbolo del Natale .
“ La dislessia, pur essendo un disturbo che coinvolge il 4% della popolazione scolastica è stata per lungo tempo sottovalutata. In Italia – ha sottolineato Ilaria Belli- le leggi sulle tematiche sociali arrivano in ritardo, la legge sulla Dislessia del 2010, rappresenta una legge di civiltà”. Enrico Zoi nel ringraziare il Sindaco e il Vicesindaco del Comune di Bagno a Ripoli che hanno accolto con entusiasmo questa iniziativa arricchendola con la presenza della Prof.Franco ha presentato l’Associazione de I Libristi nata due anni fa con l’obiettivo di valorizzare l’attività e la passione di tanti giornalisti e scrittori che a vario titolo operano nel mondo dell’editoria e dei libri.
“In un momento in cui la scuola ha dovuto subire molti tagli la Legge sulla Dislessia – ha detto la Prof.ssa Vittoria Franco – è stato uno dei momenti più felici. Spesso i ragazzi affetti da questo disturbo, che si traduce nell’incapacità di leggere o di fare calcolo, vengono scambiati per svogliati e spesso si arriva anche all’abbandono scolastico”. Nella formulazione della legge è stato importante il ruolo delle associazioni che hanno messo a disposizione competenze e sapere e l’esperienza di sofferenza di tanti bambini con questi disturbi.
Ma quali sono i principi fondamentali di questa legge? Tutti i bambini devono avere lo stesso diritto al successo formativo e il diritto al benessere, sentirsi bene a scuola con gli insegnanti e i compagni, senza subire discriminazione. Gli strumenti sono il diritto alla diagnosi precoce, perché in questi casi prima si interviene e meglio è, la legittimità nel ricorrere a strumenti compensativi o dispensativi, l’uso della registrazione ad esempio nel caso di un dettato, oppure la possibilità di usare la calcolatrice per i decalculinici.
Piani didattici personalizzati per un diritto allo studio riconosciuto, la possibilità per i genitori di fruire di orari flessibili al lavoro, e ancora, l’obbligo del direttore didattico di nominare un referente e l’obbligo di formazione per gli insegnanti, una maggiore cooperazione tra scuola e famiglia poi è fondamentale per risolvere le problematiche che riguardano gli studenti dislessici. All’incontro era presente anche la D.ssa Brunella Murolo referente per la Scuola Media Granacci che ha raccontato la sua personale esperienza di dislessia e del figlio che oggi è al quarto anno della Scuola Aereonautica, futuro pilota. La Murolo che ha seguito l’iter di formulazione della Legge attraverso gli incontri che l’Associazione Dislessia di Firenze svolgeva nella libreria Più Libri più liberi , ha posto l’accento sulla necessità di intervenire di più sul corpo docente che non ottempera o che distorce il piano didattico personalizzato, strumento fondamentale per elaborare una strategia adeguata di apprendimento.