Pane toscano, per il Dop Commissione europea al lavoro

Firenze – La richiesta è stata inoltrata, e la Commissione Europea cui compete la decisione di rilasciare il “Dop” al pane toscano si è riunita. Lavori in corso, dunque, per la definizione europea del pane tipico toscano, mentre i membri europei della commissine apposita stanno “attualmente valutando le informazioni” fornite dalle parti sulla domanda di registrazione della denominazione ‘pane toscano’ come DOP, per verificarne la conformità al regolamento europeo.
Ed è stato il commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan a rispondere all’interrogazione presentata da Simona Bonafé (Pd) sull’iter della domanda del marchio DOP a livello Ue, vista la mancanza di un’intesa fra Mipaaf e industria molitoria Ue (European Flour Millers). A difesa della bontà della richiesta di registrazione, Bonafé spiega che le caratteristiche del pane toscano “sono legate all’area di origine e di produzione e sono dovute alla provenienza del grano utilizzato, alla farina ricavata dalla loro molitura e infine al processo di lavorazione del pane con l’apporto delle conoscenze tradizionali”. La domanda di riconoscimento comunque non cadrà nel nulla, perché sarà l’esecutivo Ue a prendere la decisione finale.

Secondo la normativa europea “spetta alla Commissione – ricorda Hogan – decidere in merito alla registrazione di una denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta in assenza di un accordo a seguito di consultazioni tra il richiedente e chi si oppone alla domanda”. Il commissario Ue all’agricoltura al momento non ritiene possibile indicare né una data della decisione né l’esito della valutazione. Quel che si sa è che per una domanda standard, cioè dove le parti interessate sono d’accordo, per ottenere un marchio di riconoscimento Ue per i prodotti agricoli, stando alla nuova normativa comunitaria approvata nel 2012, sono previsti sei mesi.

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