Palio: Dino Pes l’emarginato porta la Lupa al trionfo

Alla prima curva di San Martino ha condotto in testa Benitos. E nessuno l’ha ripreso

Siena – Le misteriore direttive di certe imperscrutabili trame del Palio avevano decretato l’esilio per Dino Pes detto Velluto. Per lui, solo una carriera corsa in venti anni. E invece proprio l’emarginato seppur esperto fantino, ha portato alla vittoria l’esordiente Benitos facendo trionfare la Lupa.

Proprio la rivale della Contrada vittoriosa, l’Istrice, era la favorita perché aveva il cavallo ritenuto più forte e soprattutto il fantino Giovanni Atzeni detto Tittia dominatore di ogni strategia paliesca e recordman di vittorie.

Nel rodeo della mossa, l’Istrice si è trovato accanto proprio la Lupa, che ha fatto le sue azioni di osstruzione. Ma quando, dopo due mosse false e il cavallo del Valdimontone, Veranu, volato oltre il canape, la Lupa ha pensato solo di partire davanti alla rivale. E lo ha fatto, lottando il ruolo di battistrada con la Selva dell’esordiente Andrea Sanna e con l’Oca. Ma alla prima decisiva curva di San Martino, Dino Pes ha condotto in testa Benitos. E nessuno ha potuto più riprenderlo.

Nel pianto convulso di Dino Pes dopo la vittoria c’è anche il rammarico per gli anni della gioventù sfioriti a rincorrere il sogno di Piazza del Campo. Ma a 44 anni ha conquistato la sua straordinaria rivincita.

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