Siena – Caos fra i canapi a Siena, dove nel nervosismo di uomini e cavalli scappa anche un calcio ad Andrea Mari, detto Brio, che tuttavia pur dolorante prosegue. Tre richiami all’Oca, alle 19 e 27, motore della confusione che sta impedendo la partenza della corsa senese. Causa la rivalità fra Torre e Oca, perseguita con tenacia dal fantino dell’Oca.
Mossa complicata dunque, con 5 rivali in piazza, di rincorsa la Pantera con Trecciolino su Tabacco. Ad ora, vani gli sforzi del mossiere di imporre ordine e far partire la corsa.
L’Oca si pone a sbarrare la strada, poi torna a danneggiare la Torre bloccando la partenza. La Pantera sta aspettando di entrare di rincorsa, con grandi approcci da parte delle altre contrade per ricevere vantaggi dalla stessa rincorsa.
Clima afoso, cavalli sempre più nervosi. Oca sempre addosso alla Torre e mai al suo posto, il nono.
Partiti. In testa Onda, il Bruco la supera alla curva del Casato. In testa. Seconda curva San Martino. Bruco in testa ancora. A metà carriera cade Tittia, ma Remorex vola. Andrea Mari sembra vincere, alza il nerbo, la contrada impazzisce. Ma non gli viene consegnato il drappellone.
Perché? Perché c’è lui, l’implacabile. Cavallo scosso della Selva, Remorex, torna alla vittoria. Seconda volta dopo neppure un anno, sempre scosso. Un campione. E fra un tripudio di bandiere e colori, Siena trionfa eterna.