Palestina, cortei fiume senza tensioni, in 5mila a Pisa, oltre mille a Firenze

I cortei hanno sfilato nelle due città, presidio di centinaia di persone anche a Empoli

Firenze – Mille persone a Firenze, oltre cinquemila a Pisa. Sono i numeri, a dare l’idea dello shock che ancora persiste, dopo l’uso dei manganelli da parte delle forze dell’ordine, ormai 8 giorni fa, per “risolvere” i contatti avvenuti fra i poliziotti schierati a cordone i ragazzi, perlopiù minorenni delle scuole secondarie e universitari, che chiedevano l’interruzione della guerra in Medio Oriente e l’immediato cessate il fuoco. Scontri che avevano invece sollevato, a valle di studenti contusi le cui foto avevano fatto il giro del web, l’alzarsi di una discussione in cui, con senso della misura ma senza nessuna arrendevolezza, era intervenuto lo stesso Capo dello Stato, Sergio Mattarella, seguito, ben cinque giorni dopo, da un messaggio della premier. Remissivo nella forma, ma che era riuscito a rinfocolare ancora una volta la polemica, continuata in varie modalità e non del tutto, ancora, spenta.

Ma se questo è il clima ambientale, le manifestazioni di ieri, partecipatissime, seguitissime, attenzionatissime, hanno dato la misura di ciò di cui si sta parlando. Un migliaio e passa di partecipanti a Firenze, con cartelloni e slogan pro Palestina, contro il massacro di Gaza, per un cessate il fuoco immediato. Cori contro Israele. Che del resto, come fa notare qualcuno, “è l’unico esercito vero in campo”.

Fra la folla, i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, i SiCobas, una rappresentanza del Collettivo ex Gn, la ragazza cui la settimana scorsa una manganellata fratturò il naso, altri che c’erano, e hanno visto le cariche. Ma, qui, come a Pisa, l’essere in piazza assume anche il carattere di un atto liberatorio, emancipatore dalla paura, che parla di “essere in piazza non contro i manganelli, ma nonostante i manganelli”. La folla marcia a Firenze, presidia da ,lontano un blindatissimo Consolato Usa, si dirige in Oltrarno e finisce in piazza Santo Spirito. E qui, una delle voci più dolenti si fa sentire, il fratello di Riccardo Magherini, che commemorando la morte del congiunto, dice che solidarizza con gli studenti manganellati, e ricorda che ancora, per Riccardo, fiorentino, morto in strada a San Frediano, “non c’è stata giustizia”.

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