Palazzo Spalletti Trivelli mostra i suoi capolavori

Sabato apertura al pubblico della sede del Credem

Palazzo Spalletti Trivelli apre le porte e mette in mostra i suoi capolavori. L’appuntamento è sabato primo ottobre dalle 9 alle 19 in via Emilia San Pietro 4, nella sede centrale del Credito Emiliano. Credem ha infatti aderito, per il  decimo anno consecutivo, all’iniziativa dell’Associazione Bancaria Italiana “Invito a Palazzo” che permette di visitare gratuitamente il patrimonio artistico e storico delle più belle sedi bancarie italiane. L’iniziativa è stata presentata ufficialmente martedì mattina dal presidente di Credem Giorgio Ferrari e dal responsabile del patrimonio artistico della banca Franco Bonvicini.

I visitatori saranno organizzati in gruppi di circa 30 persone, e potranno apprezzare la storia e le molte opere artistiche contenute nel palazzo grazie al commento artistico a cura di Franco Bonvicini, Antonio Brighi, Aurora Marzi,  Filippo Silvestro e Alessandra Tellurio. Quest’anno saranno visibili per la prima volta tre opere di particolare interesse. Gli amanti dell’arte potranno apprezzare due preziose opere su tela di Francesco Albotto (Venezia 1721 –  1757), “Il ponte di Rialto da sud”, e “Isola di S. Giorgio”; questi  dipinti dedicati alle più belle vedute di Venezia erano  particolarmente ricercati  sin dal XVII secolo, dalla ricca nobiltà italiana e straniera che  faceva di Venezia uno dei massimi poli  culturali del Tour d’Italie. Questi dipinti costituiscono tuttora uno dei soggetti più  ricercati nell’ambito del collezionismo internazionale. Va sottolineato che  Francesco Albotto era l’allievo ed il continuatore della “bottega da quadri” di Michele  Marieschi, uno dei massimi esponenti della pittura di vedute veneziane del settecento. Il terzo dipinto rappresenta una deliziosa “Veduta di Napoli con la  riviera di Chiaia”  opera del pittore  Tommaso Ruiz, attivo nella città partenopea a metà settecento.

GUARDA I CAPOLAVORI RITROVATI

Particolare la storia delle tre opere, illustrata dal conservatore delle collezioni artistiche Credem, Franco Bonvicini, che ha spiegato come i dipinti fossero “dimenticati” nella sede del Credem di Milano, ricoperti dalla patina lasciata dal tempo. Ripuliti e restaurati, i quadri sono stati studiati da una equipe di esperti che ha attribuito le opere ai due grandi maestri. I capolavori hanno ritrovato così la loro giusta collocazione.

All’interno della manifestazione, continua per il sesto anno consecutivo, l’evento denominato “L’Amor sacro e l’Amor Profano – Pittura, Musica e Poesia dal XVI al XIX secolo“, permetterà al pubblico di ammirare le opere di pittura della collezione di arte emiliana antica, tra l’esecuzione di celebri arie dei grandi musicisti: Albinoni, Haendel, Mozart, Rossini, Chopin, Verdi, Puccini, Beethoven, Vivaldi, che saranno eseguite al pianoforte dalla pianista Maria Cristina Debbi, nell’antico Salone delle Feste (attuale sala del Consiglio di Amministrazione).   L’attrice Rina Mareggini leggerà brani d’amore di grandi poeti italiani: Boiardo, Ariosto, Tasso.

PALAZZO SPALLETTI TRIVELLI

Palazzo Spalletti Trivelli

Palazzo Spalletti Trivelli è un antico edificio posto nel centro di Reggio Emilia che conserva nel piano interrato un complesso di rovine romane dell’antica Regium Lepidi, databili dal I sec. alVI sec. d.C..

Le sale del palazzo sono caratterizzate dalla presenza di grandi dipinti a trompe-l’oeil con fastosi tendaggi, grandi vasi oltre alle sovrapporte allegoriche dedicate alla musica, all’astronomia, alla letteratura, all’agricoltura, ed alla caccia. La grande sala delle feste, alta dieci metri, evidenzia lo stretto rapporto delle decorazioni a trompe-l’oeil con la tradizione della scenografia teatrale, così importante in tutta la regione, per la presenza di numerosi antichi teatri. L’edificio ospita anche due collezioni artistiche: la prima è un rarissimo gruppo di opere d’arte orientale, con oggetti originari della Cina, Mongolia, Tibet, Thailandia, Khmer, Burma, Giappone, e Gandhara in terrecotta, porcellana, cloisonnè, bronzo dorato, databili dal 2000 a.C. al sec. XIX.

Inoltre è presente un’altra collezione di pittura emiliana del ‘500/’600/’700 con opere di Francesco Francia, Lorenzo Costa, Dionisio Calvaert, Guido Reni, Francesco Barbieri d. il Guercino, Camillo Procaccini, Alessandro Tiarini, Francesco Albani, Carlo Francesco Nuvolone, Luca da Reggio, Leonello Spada, Giovanni Sementi, Simone Cantarini d. il Pesarese, Giuseppe Maria Crespi d. lo Spagnuolo, Marcantonio Franceschini, Giovan Gioseffo Dal Sole, Ippolito Scarsella d. lo Scarsellino, Giovan Antonio Burrini, Francesco Stringa, Lorenzo Pasinelli, Felice Boselli, Giovanni Crivelli d. il Crivellino, Francesco Simonini, Ercole Graziani, Donato Creti, Girolamo Donnini, Francesco Monti, Cristoforo Munari e altri artisti.

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