Firenze – Riqualifica positiva per la città, o definitivo ingresso del Comune di Firenze nel “business del mattone”?
I punti di vista sono diversi, per quanto riguarda l’operazione, la cui delibera è passata oggi in consiglio comunale, che vedrà Palazzo del Sonno in viale Lavagnini a Firenze passare da area disabitata e abbandonata a Student Hotel. Si tratta di 20mila metri quadrati di struttura abbandonata da anni. Oggi il consiglio comunale ha votato a maggioranza la delibera che contiene lo schema di convenzione con la società olandese per le opere di compensazione legate alla trasformazione della struttura. L’investimento è di 40 milioni di euro, mentre i posti di lavoro che dovrebbero essere creati da questa mega operazione sarebbero 300. Le camere per studenti saranno 394, con biblioteca, lavanderia, spazi per riunioni e coworking, più un cortile che si trasformerà in una piazza con un ristorante accessibile anche dall’esterno e una palestra.
Ma soprattutto 2 milioni di euro verranno versati subito dal privato nelle casse del Comune e serviranno per alcuni interventi di riqualificazione attesi da tempo. Ricordiamo che l’acquisizione dell’edificio che risale all’ ‘800 è stata realizzata in collaborazione con Invest in Tuscany, il progetto della Regione Toscana che incoraggia gli investimenti esteri. Fondamentale, come ricordò a suo tempo lo stesso amministratore delegato e fondatore della società olandese Charlie MacGregor, il ruolo del sindaco Dario Nardella nella velocizzazione dell’operazione.
Sulla questione la polemica non è tardata ad arrivare. L’accusa, messa nero su bianco in una nota dalla consigliera comunale Miriam Amato (Gruppo misto, aderente ad Alternativa Libera) in una nota, è la seguente: “Palazzo Vecchio è entrata nel business del mattone con il palazzo delle ex Ferrovie di viale Lavagnini, il cosiddetto ‘Palazzo del sonno’”. Motivo scatenante, dice Amato, proprio quei due milioni di euro di oneri che il Comune riceverà “dalla proprietà per la sua trasformazione in uno studentato di lusso, con 400 camere, auditorium, piscina, con un investimento dei privati di 40 milioni: ed è solo l’inizio”. Il privato è rappresentato in questo caso dalla società olandese “The Student Hotel” con cui il Comune ha steso la convenzione. L’accusa di Amato “di essere solo all’inizio” riguarda in buona sostanza il meccanismo contenuto nel regolamento urbanistico approvato ad aprile scorso, che funziona con l’incasso, da parte del Comune di Firenze, di introiti (“se ne prevedono 20 milioni di euro nel solo 2016” dice la consigliera) derivanti dalla “compensazione degli impatti determinati dalla modifica del carico urbanistico sui quartieri”. E così, anticipa Amato, “dopo l’ex Palazzo del Sonno toccherà probabilmente all’ex Teatro Comunale, la cui ‘trasformazione’, progettata dallo studio Archea dell’architetto Casamonti, si dice frutterà al Comune 5 milioni di euro, che saranno versate dalla società Nikila”. Società, dice e scrive ancora la consigliera, dove potrebbero essere coinvolti “i genitori di Matteo Renzi e l’ex-presidente di Banca Etruria, Lorenzo Rosi”.
Secca risposta dell’assessore allo sviluppo economico Lorenzo Perra: “Spiace constatare ancora una volta come le opposizioni tifino contro lo sviluppo della città, uno sviluppo che noi portiamo avanti a volumi zero attraverso il recupero degli immobili dismessi e la riqualificazione delle ferite urbanistiche da ricucire”.
“Se le opposizioni sono a favore della desertificazione – ha proseguito Perra – siamo felici di non essere sulla stessa linea. La delibera sull’immobile ex Ferrovie di viale Lavagnini approvata oggi in Consiglio dà il via libera a una convenzione che consentirà di riqualificare piazze, realizzare interventi sul verde e sulle piste ciclabili per un valore di 2milioni di euro di compensazione. A Firenze ci sono oltre 800mila metri quadrati di grandi immobili abbandonati o sottoutilizzati, vogliamo attrarre risorse per l’utilizzo di questi spazi, favorire la creazione di nuove opportunità imprenditoriali private e sociali, generando una crescita sostenibile della città e creando nuovi posti di lavoro”.
Con gli oltre due milioni incassati, come spiegò l’assessore Perra all’inizio del mese, verranno compiute le seguenti operazioni: riqualificazione di piazza della Vittoria per un importo di 500mila euro e di piazza della Costituzione per un importo di 150mila euro, la realizzazione della pista ciclabile in via Leone X da viale Lavagnini fino al raccordo con via XX settembre (150mila euro), la riqualificazione del sottopasso pedonale di viale Lavagnini (150mila euro), la riqualificazione dei marciapiedi e della carreggiata di viale Strozzi (tratto da viale Lavagnini a via del Pratello), di via del Pratello e di via Ridolfi, la realizzazione della pista ciclabile lungo viale Strozzi (tratto da viale Lavagnini a via del Pratello) e le sistemazioni limitrofe per un importo di 788mila euro (per tutti questi interventi la progettazione ed esecuzione sono a carico del Comune).
Le opere prevedono inoltre la riqualificazione del marciapiede e del controviale di viale Lavagnini da viale Strozzi a via Leone X con progettazione e realizzazione a carico del privato per un importo di 300mila euro.