Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una pagina veramente triste della vita politica italiana, il Partito Democratico a mezzo di suoi esponenti ha attaccato ed incitato all’odio verso il Ministro dell’Interno e tutto il Movimento Lega accusandoli di aver fomentato l’odio razziale nel nostro Paese, segno evidente ne sarebbe stato il lancio di un uovo nei confronti di una cittadina italiana, Daisy Osauke tesserata PD.
Tra gli altri si sono evidenziati gli onorevoli Graziano Delrio e Emanuele Fiano che hanno fatto dichiarazioni sotto forma di richieste contro il Ministro dell’Interno Matteo Salvini tanto avventate quanto strumentali all’effettuazione di un becero attacco politico, che qui ricordo: “Come intende contrastare – chiedono al ministro dell’Interno – questi fenomeni legati a una propaganda di stampo razzistico il cui linguaggio viene usato in maniera ricorrente nella stessa propaganda politica da molti militanti e seguaci del suo partito?”. Questo attacco è avvenuto anche se il Ministro aveva immediatamente ricondotto l’accaduto ad un atto grave, come tanti nel nostro Paese, ma scollegato da qualsiasi matrice razzista.
Ora, dopo la scoperta della reale mano che ha dato vita all’aggressione, il figlio di un consigliere Pd, tutti tacciono, anche chi in forza della propria veste istituzionale ha fatto accuse gravi, come il capogruppo PD On. Delrio e l’On. Fiano.
È a questo punto doveroso, per ridare limpidità a tutta la politica di Sinistra e per ristabilire la loro credibilità persa, che Delrio e Fiano formulino ufficialmente le loro scuse al Ministro dell’Interno e al Movimento Lega, saper chiedere scusa quando si sbaglia, e qui hanno sbagliato gravemente fomentando l’odio nei confronti del Ministro, non sarebbe un segno di debolezza ma di onestà intellettuale, vedremo presto se lo faranno o se si nasconderanno come farebbe chi sapeva già di sbagliare ma purtroppo per loro è andata a finire bene.
La politica del PD, improntata ormai totalmente alla lotta al razzismo, non può degenerare in attacchi strumentali e infondati, anche in questo caso Matteo Salvini aveva intuito come stavano realmente le cose e gli oppositori del PD, accecati dall’odio, no.
Chiedano scusa ed andiamo avanti, in caso contrario sarà mia premura ricordarglielo in Aula alla Camera.