Ostensione Sindone: a Pisa verrà esposta una copia

Pisa – Domani, domenica 19 aprile,  a Torino si aprirà l’Ostensione straordinaria della Santa Sindone, per la quale si sono già prenotati – obbligatoria per la visita – oltre 1 milione di fedeli.

Se sono 400 anni che il capoluogo piemontese  custodisce gelosamente il telo di lino che secondo la tradizione avrebbe avvolto Gesù dopo la deposizione dalla croce e sul quale è misteriosamente impressa l’immagine di un uomo che ha subito le stesse crudeli sevizie inflitte a Gesù durante la Passione, sono invece 15 anni che una copia autentica dell’originale a grandezza naturale si trova a Pisa, nella parrocchia di San Francesco, voluta dall’allora Frate Francescano Padre Dariusz Smialek.

La copia del Sacro Lino si trova nella parte sinistra dell’abside, esposta quotidianamente alla venerazione e consultazione dei fedeli, come dei tanti turisti che giornalmente visitano la chiesa, uno dei maggiori centri turistici pisani.

Da qui l’invito – da parte del Parroco di San Francesco, Padre Tommaso – a tutti i pisani, ma anche ai Toscani, che non potranno recarsi in visita a Torino ad ammirare l’originale, a visitare la riproduzione originale che abbiamo nella nostra chiesa. A differenza di Torino non ci saranno code, né sarà necessario prenotarsi online, e soprattutto potrà essere ammirata, studiata, esaminata, venerata, per tutto il tempo che uno vorrà, cosa non possibile  a Torino, dove la permanenza davanti alla reliquia sarà di pochi istanti. Per chi invece vuol vedere anche l’originale offriamo la possibilità di fare un pellegrinaggio con noi, per tutti coloro che lo desiderano, a Torino, in quanto il 2 maggio, come parrocchia andremo a vedere la Sindone nel duomo piemontese. Tutte le informazioni sul nostro sito www.sanfrancescopisa.it, dove si trovano anche foto e video della nostra Sindone con tante informazioni sul sacro lino”.

Se San Papa Giovanni Paolo II definì la Sindone “una provocazione all’intelligenza”, per Enrico Simonato, Segretario del Centro internazionale di Sindonologia, “obiettivamente ci sono delle cose che non siamo ancora in grado di chiarire. Da un punto di vista scientifico ancora oggi le api e i calabroni non devono volare perché non rispettano le leggi dell’aeronautica. Il problema è che continuano a volare. Non possiamo permetterci di dire che le leggi dell’aeronautica sono sbagliate ma se api e calabroni volano, dobbiamo semplicemente andare avanti e cercare di capire”.

Il Segretario ha spiegato che sulla Sindone vi sono alcune conclusioni certe, che riguardano la negatività dell’immagine, l’analisi delle ferite, l’analisi digitale dell’immagine; alcune questioni da approfondire ossia l’età e l’origine del tessuto, e i pollini; c’è poi una questione fondamentale ancora inspiegabile, che riguarda la natura e la formazione dell’immagine.

In Italia sono circa 15 le copie a grandezza naturale della Sindone, in Toscana, quella di Pisa è la principale, un’altra copia, di minor pregio e fattezza, si trova nella piccola cappellina del Borro, in provincia di Arezzo.

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