All’insegna di ‘Coltiviamo la città’ e sulla scia dei buoni risultati del piano strategico sin qui raccolti, gli Orti urbani di Reggio Emilia conoscono una nuova promettente primavera. Arriva infatti il ‘Parco commestibile’ con la coltivazione del Gelso e produzioni a Km 0 a Canali (tra le vie Tolstoj, Pasolini e dei-Glicini). Va in scena ‘Coloriamo la città’ con semina di essenze floreali in zone nascoste e incolte del centro storico (si parte da piazza Fontanesi sabato 27 maggio). Sono pronti inoltre nuovi bandi per la formazione delle graduatorie degli Orti a Baragalla e a Canale di Secchia, mentre iniziative culturali e di partecipazione di moltiplicano in via Roma e nel quartiere Santa Croce. Tutto realizzato dal Comune e dai cittadini, con l’ingresso in campo del Centro ricerche produzioni animali (Crpa) di Reggio Emilia.
Protagonismo sociale e innovazione sono le parole chiave, che legano questa serie di appuntamenti e iniziative: a oggi sono oltre 400 le persone coinvolte nella coltivazione degli Orti tra singole persone, famiglie, associazioni e imprese sociali.
A dare il via alla programmazione è appunto stata l’iniziativa in programma sabato 27 maggio ‘Coloriamo la città’ e la presentazione del calendario di eventi in programma da giugno a ottobre nei diversi Orti della città: un cartellone di eventi culturali e spettacoli, che anima le relazioni, crea socialità e consente di approfondire temi di orticoltura e sostenibilità ambientale.
PRESENTAZIONE – “La rete degli orti urbani, che sono circa 800 fra quelli comunali e quelli creati direttamente da associazioni e gruppi, e l’intreccio di relazioni sociali e partecipazione civica che si è sviluppato intorno ad essi, a cui vanno aggiunte le iniziative di formazione e informazione su coltura ed alimentazione, di piccolo scambio di prodotti, di intrattenimento e coesione, fanno ormai del progetto Orti urbani a Reggio Emilia un vero e proprio movimento sociale e culturale”, ha detto l’assessora a Partecipazione e Cura dei quartieri Valeria Montanari, che stamani ha presentato alla stampa il ricco carnet di iniziative dedicate all’agricoltura periurbana e all’orticoltura in città, previste nella primavera-estate 2017.
“Le attività sociali degli Orti – ha aggiunto l’assessora Montanari – sono legate alla stagionalità, come è naturale che sia, ma il lavoro di cura e di relazione che si sviluppa intorno agli Orti vive tutto l’anno e consente la costruzione di programmi diffusi come quelli che presentiamo. Accanto alle attività ormai consolidate, come quelle messe in campo dai cittadini di via Roma per la riqualificazione di una parte del parco Santa Maria attraverso un Orto, si propongono quelle più diffusive e coinvolgenti un pubblico ampio e diverso, come il guerrilla gardening a base di fiori di Coloriamo la città. Il coinvolgimento di Crpa con il Parco commestibile è un valore aggiunto di partecipazione e competenza, che da quest’anno offrirà nuove opportunità alla città e in particolare agli abitanti di Canali”.
La presentazione è avvenuta a Canali dove, su un terreno reso disponibile dal Comune, ha messo radici il Parco commestibile di Crpa, finanziato attraverso un bano regionale per lo sviluppo locale. All’incontro hanno partecipato anche Paolo Mantovi ricercatore di Crpa, Laura Montanari dirigente del servizio Ambiente del Comune, Erika Rondoni presidente dell’associazione PicNic! e Pierluigi Sgarbi del comitato Cittadini di via Roma, che hanno illustrato i diversi appuntamenti del ‘cartellone’ dedicato agli Orti urbani e al guerrilla gardening reggiano.
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PARCO COMMESTIBILE – Prende il via in questi giorni a Villa Canali il progetto di agricoltura multifunzionale per l’utilizzo di parchi e aree agricole periurbane per la produzione di frutta e ortaggi a Km 0 ad alta sostenibilità ambientale, economica e sociale. È il Parco commestibile, una cerniera tra città e campagna, un luogo dove coltivare prodotti agricoli e anche relazioni sociali. Questo è il Parco commestibile di Canali, frutto del progetto del Gruppo operativo per l’Innovazione ‘Orticoltura e agroforestazione periurbane’, che vede come capofila il Centro ricerche produzioni animali Crpa spa di Reggio Emilia.
Sostenuto dal Comune di Reggio Emilia, che ha concesso il terreno su cui realizzare l’esperienza pilota, il progetto intende validare un modello di azienda agricola ad attività diversificata, replicabile in altri contesti della regione, che ricostruisca la naturale vocazione rurale delle aree a contatto con le città e che pratichi un’efficiente gestione delle risorse idriche, dei fertilizzanti e dei fitofarmaci. Al suo avvio il progetto triennale ha visto la messa a dimora, su circa un ettaro di superficie, di oltre 70 piante di gelso di diverse varietà, per ricostruire su piccola scala il paesaggio agrario tradizionale e incrementare la biodiversità. Tra i filari vengono già coltivate, con tecniche professionali a basso impatto ambientale, diverse specie orticole come zucchine, pomodori, finocchi e broccoli. Le produzioni saranno messe in vendita diretta a partire da giugno.
Una parte della produzione orticola verrà lavorata fino alla quinta e quarta gamma per tenere conto dell’evoluzione del costume dei cittadini, sempre più propensi allo snellimento delle operazioni di cucina, e verificare quindi anche l’interesse per questo tipo di fornitura. Nella prospettiva della multifunzionalità dell’azienda agricola, il Parco commestibile ha come obiettivo anche quello di essere luogo di attività ricreative, didattiche e di coesione sociale. Per questo, oltre all’acquisto di prodotti di stagione a vero Km 0, il rapporto con i cittadini viene favorito da piste ciclo-pedonali di accesso per il pubblico e da un punto di aggregazione e vendita (la Casetta del Parco). Sono inoltre previste attività finalizzate all’inserimento lavorativo per brevi periodi di lavoratori svantaggiati, per il loro recupero socio-educativo.
A fine progetto, con l’ottica dell’azienda agricola che deve produrre reddito, verrà fatta una valutazione della sostenibilità economica e ambientale dei sistemi innovativi proposti. Il progetto ‘Orticoltura e agroforestazione periurbane’ è finanziato dal Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, nell’ambito del partenariato europeo per l’innovazione Pei-Agri che, attraverso l’associazione temporanea di scopo tra imprese ed enti di ricerca, si prefigge di superare il gap che rallenta o impedisce il trasferimento delle conoscenze al sistema produttivo. Il Gruppo operativo per l’Innovazione che gestisce il progetto è stato promosso dalla cooperativa sociale Cielo d’Irlanda assieme alla società cooperativa agricola Ortolani di Reggio Emilia, con il Crpa capofila del progetto e in collaborazione con Fondazione Crpa studi-ricerche e Università degli studi di Parma.
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PARTECIPAZIONE E INIZIATIVE CULTURALI – Da giugno a ottobre 2017 è in arrivo un denso calendario di eventi (vedere allegato), nel Giardino officinale di Gabrina, nel parco Santa Maria, nell’Ortofrutteto della Reggia di Rivalta, La buona terra, Orti Spallanzani, Fattoria di animazione ambientale del Mauriziano, Orti di Montenero e Orti Orologio.
Si potrà assistere a concerti, aperitivi, visite guidate agli Orti, buffet con i prodotti dell’orto, letture e lezioni di yoga.
Domenica 28 maggio, inoltre, al pomeriggio nel parco Santa Maria si svolge la Festa dell’Ortoparco: un’occasione per scoprire il quartiere di via Roma e l’esperienza dello spazio condiviso grazie alle attività promosse dal Comitato cittadini via Roma e parco Santa Maria. Dalle 15 alle 16 e dalle 18 alle 19 sono in programma due visite a piedi dal parco a via Veneri, attraverso la storia e l’attualità del quartiere Santa Croce. Alle 16.30 ci sarà invece un approfondimento sull’esperienza di orticultura sociale e come esperienza di integrazione per i richiedenti asilo. All’incontro, cui prenderà parte l’assessora a Partecipazione e Cura dei quartieri Valeria Montanari, prevede gli interventi di Barbara Frattola, responsabile del progetto e di tre richiedenti asilo: Aouatif, Seriba Samake e Youssupha. Alle 19 è invece in programma l’incontro del quartiere con Arte migrante che sarà introdotto dall’assessora alla Città internazionale Serena Foracchia. Nel corso del pomeriggio ci saranno l’animazione con i burattini, workshop creativi, stand gastronomici e di prodotti handmade, piante e fiori. Per chiudere musica con Dj Federico e concerto degli Hakuna Matata.
I NUOVI BANDI – Dopo l’assegnazione di un centinaio di lotti con i nuovi criteri previsti dal Regolamento degli Orti urbani — parte del Piano strategico di valorizzazione e promozione dell’orticultura e agricoltura urbana e periurbana del Comune di Reggio Emilia — il Comune apre nuovi bandi per la formazione di graduatorie negli orti urbani Baragalla e Canale di Secchia.
L’assegnazione degli orti Baragalla è prevista per cittadini e associazioni; per gli orti del Canale di Secchia si prevede l’assegnazione ai soli cittadini. Un’altra opportunità offerta che riguarda tutti i nuovi bandi è la possibilità di presentare la domanda di assegnazione ‘in coppia‘: due cittadini o due famiglie possono affiancarsi nella richiesta di un lotto. La domanda dovrà essere fatta da uno dei due richiedenti, che risulterà il titolare, mentre il secondo richiedente verrà considerato ‘ospite’.
I bandi sono consultabili sull’Albo pretorio del Comune di Reggio Emilia, sul sito internet www.comune.re.it/ortiurbani o negli spazi comunicazione dei Centri sociali Buco Magico, Orologio e Spallanzani. I bandi rimarranno aperti fino al 16 giugno.
L’assegnazione dei nuovi lotti è una delle azioni previste nell’ambito del Piano strategico del Comune di Reggio Emilia per promuovere il protagonismo attivo dei cittadini, nuove forme di coesione sociale e di sensibilità ecologica. Gli orti urbani costituiscono esperienze di agricoltura urbana che portano – oltre a un sostentamento per nuove fasce di popolazione che desiderano coltivare e alimentarsi in modo sostenibile – vantaggi ecologici e ambientali, contrastano lo spreco energetico del territorio e migliorano l’efficienza degli spazi urbani comuni. I cittadini interessati possono presentare la domanda di assegnazione fino al 16 giugno 2017 attraverso la modulistica messa a disposizione dall’Amministrazione comunale nel centro sociale di riferimento Buco Magico oppure all’Urp di via Farini 2/1 e sul sito web www.comune.re.it/ortiurbani
Per le richieste, la domanda dev’essere corredata da fotocopia di carta d’identità e può essere consegnata tramite e-mail all’indirizzo ortiurbani@municipio.re.it allegando i documenti in formato pdf; tramite raccomandata a Comune di Reggio Emilia–Servizio Ambiente, via Emilia San Pietro 12, Reggio Emilia (farà fede il timbro postale); tramite pec all’indirizzo comune.reggioemilia@pec.municipio.re.it, tramite fax al numero 0522.401465 oppure si possono presentare a mano all’Urp di via Farini 2/1.
I criteri di attribuzione dei punteggi per la formazione della graduatoria sono stabiliti dal Regolamento e dai singoli bandi. Le graduatorie rimarranno valide per cinque anni a partire dalla data di approvazione delle stesse e saranno utilizzate per l’assegnazione dei lotti che si renderanno via via disponibili, in base alle priorità che saranno successivamente stabilite dall’Amministrazione comunale. In caso di esaurimento delle graduatorie sarà emanato un nuovo bando.
Per la gestione degli orti occorre associarsi al centro sociale di competenza, a fini assicurativi, e contribuire alle spese degli orti stessi (l’importo del contributo è definito all’interno del singolo bando e, per gli anni successivi, sarà comunicato dal comitato di gestione degli orti).
Tutti gli assegnatari singoli degli orti devono essere residenti nel comune di Reggio Emilia. Per le associazioni, è previsto che la quota prevalente di associati sia composta da residenti nel comune di Reggio Emilia, e che siano senza scopo di lucro. Per quanto riguarda i requisiti richiesti per l’assegnazione degli ‘Orti per cittadini’, gli assegnatari devono dimostrare di non avere la proprietà, il possesso o la disponibilità di altri appezzamenti di terreno coltivabile, superiori ai 30 metri quadrati, nel territorio comunale e non essere imprenditori agricoli titolari di partita Iva. Per ciascun nucleo familiare è possibile presentare una sola domanda di concessione.