Orsanmichele risplende dopo il restauro del museo e della chiesa

Nuova vita per il complesso storico dopo ’intervento di restauro durato 400 giorni

Firenze – Una nuova vita per il complesso storico di Orsanmichele a Firenze la cui rara bellezza è esaltata dall’intervento di restauro durato 400 giorni e che dal 19 gennaio torna visitabile tutti i giorni, escluso il martedì. Già presente come oratorio nel IX secolo, ampliato da Arnolfo di Cambio, solo nel 1337 assunse le caratteristiche odierne.

La temporanea chiusura dell’antico edificio dalla doppia funzione – luogo di commercio e di preghiera -, ha permesso una serie di interventi sulle sculture, sui dipinti murali, sui paramenti lapidei della Chiesa, di altre statue conservate all’interno del Museo e la realizzazione dei supporti per la messa in sicurezza delle opere. Anche il Tabernacolo dell’Orcagna è stato spolverato completamente insieme all’altare e al gruppo marmoreo di Francesco da Sangallo.

In occasione della riapertura – ha spiegato Benedetta Matucci, curatrice del Museo di Orsanmichele –  il pubblico potrà ammirare anche gli esiti di numerosi interventi conservativi e allestitivi… in un clima di fattiva collaborazione, idealmente paragonabile a quella che un tempo dovette animare le molte maestranze coinvolte nei lavori di edificazione del cantiere trecentesco…”.

Un nuovo impianto di illuminazione ha valorizzato le vetrate e la grande quantità di tesori conservati in Orsanmichele, alcuni di questi recuperati e restaurati. Nel progetto, promosso dal Ministero della Cultura e commissionato a Map Architetti e Natalini Architetti è stato ripensato alla collocazione delle sculture. Gli antichi maestri come Donatello, ideavano le statue tenendo conto che le nicchie dove venivano collocate erano a due metri di altezza dal suolo, e quindi dovevano avere particolari accorgimenti prospettici.

Le 13 statue originali esposte nel Museo, al primo piano, capolavori del Rinascimento fiorentino di Lorenzo Ghiberti, Donatello, Andrea del Verrocchio, Baccio da Montelupo e Giambologna interagiscono in modo singolare con l’esterno. Infatti, sono sollevate da terra con un basamento, incorniciate da un fondale e posizionate in modo corrispondente a quando, inserite nelle nicchie, adornavano la facciata esterna.

Rinascono così, “Una chiesa particolare, molto civica, che nella sua lunga vita ha ospitato funzioni miste, chiesa, granaio, archivio, museo. Ha visto sulla sua pelle, tra Trecento e Quattrocento, artisti ancora impegnati negli stilemi tardogotici – che oggi pur ammiriamo stupefatti – superati dal vento di rinnovamento degli artefici del primo Rinascimento fiorentino. Un trapasso tra generazioni vicine. Le grandi statue dei protettori delle Arti di Firenze, si sono imposte superbe e maestose, in una gara tra artisti e tra corporazioni delle arte”, come commenta la Soprintendente Antonella Ranaldi.


I lavori di restauro del museo e della chiesa di Orsanmichele sono stati commissionati agli studi Map Architetti e Natalini Architetti dai Musei del Bargello con un investimento complessivo di € 1.135.026,43 fa parte dei cosiddetti Grandi Progetti Beni Culturali. In occasione della riapertura del complesso, la stessa Paola D’Agostino, direttore uscente dei Musei del Bargello, ha annunciato che Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del MIC, assumerà da oggi  la direzione ad interim dei Musei del Bargello. 

Lavorare per Orsanmichele – hanno spiegato gli architetti Tommaso Barni e Fabrizio Nataliniè stata una straordinaria occasione per dare, con un nuovo intervento di architettura, una nuova lettura alla fabbrica trecentesca e ai capolavori della scultura rinascimentale”.

Orsanmichele ha una storia veramente singolare. Da convento benedettino, all’inizio del Duecento diviene spazio per il mercato del grano arricchito da una loggia da Arnolfo di Cambio. All’inizio del 1300, un incendio costringe a restaurare la struttura e dal 1337 si trasforma nella caratteristica forma che conosciamo. Orsanmichele vanta la presenza di 14 nicchie sulle sue facciate, volute dalle Arti fiorentine, in ciascuna delle quali erano presenti uno o più santi realizzati dai più importanti artisti del Quattrocento, raccontando il percorso tutto fiorentino che va dalla scultura tardo gotica a quella rinascimentale.

Chiesa e Museo di Orsanmichele

Via dell’Arte della Lana, Firenze

Info: mn-bar.orsanmichele@cultura.gov.it

www.bargellomusei.beniculturali.it

In foto: Complesso di Orsanmichele_Chiesa e Tabernacolo dell’Orcagna – ©NicolaNeri

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