Firenze – Quindici produzioni con affermati Maestri e “la meglio gioventù” dei cartelloni internazionali. E’ ciò che propone la stagione concertistica n.42 dell’Ort, l’Orchestra regionale della Toscana, che dall’ottobre prossimo fino al maggio del prossimo anno vedrà in cartellone tantissime piacevoli novità.
La Stagione Concertistica 2022/2023, la seconda a firma Daniele Rustioni, prosegue sulla scia della precedente. Portare in Toscana bacchette e solisti che mai, o di rado, qui si sono ascoltati. Per parecchi è addirittura la prima volta in Italia. Esattamente su di loro punta Rustioni: sulla “meglio gioventù” che popola i cartelloni della classica internazionale, su coloro che dovranno farsi carico di traghettare la musica classica verso la metà del secolo, connettendo la tradizione ereditata dai maestri con una visione auspicabilmente fresca, moderna, evoluta, tanto del repertorio quanto del rito del concerto.
Punta, insomma, Rustioni su nomi di giovani donne e giovani uomini che ultimamente, per esempio, si sono fatti notare in prestigiose competizioni internazionali. Come il salernitano Giuseppe Gibboni, vincitore l’anno scorso del “Paganini” di Genova, e il pianista goriziano (di padre russo) Alexander Gadjiev, secondo posto allo “Chopin” di Varsavia: due italiani che per raggiungere questi traguardi hanno lavorato sodo, fin da piccoli, grazie anche al supporto di genitori musicisti. Italiani che si stanno facendo largo nel mondo del sinfonismo e del melodramma sono pure i direttori Michele Spotti, Diego Ceretta (che ha potuto contare su un tutor speciale quale Daniele Gatti) e Vincenzo Milletarì (che può fregiarsi di un blasone concesso a pochissimi, quello d’essere stato allievo dell’Opera Academy di Riccardo Muti). E non ci sono soltanto italiani. Bacchette in arrampicata sulle vette del successo, segnalatisi al Concorso “Cantelli” di Novara nel 2020, sono quelle del bielorusso Dmitry Matvienko e della sino-neozelandese Tianyi Lu. Ma da tenere sott’occhio sono pure, nelle generazione dei trentenni, il tedesco Thomas Guggeis, che arriva con in tasca un passaporto vistato da Daniel Barenboim, e nella generazione dei quarantenni la russa Alevtina Ioffe, da poco chiamata a guidare uno dei maggiori teatri del suo Paese.
Non mancano in stagione i venerati maestri e gli amici di sempre dell’ORT. Tra i primi si collocano gli americani James Conlon, direttore onorario dell’Ort, e Andrew Litton, un’autorità oltreoceano, insieme a Yutaka Sado, gloria nipponica. Tra i grandi affezionati spicca Mario Brunello, che con l’ORT ha suonato (e diretto) innumerevoli volte. Da sottolineare l’omaggio a Luciano Berio nel concerto di Andrea Battistoni: l’occasione sono i vent’anni dalla morte del compositore, che dell’ORT è stato fondatore e direttore artistico; spesso ne è anche salito sul podio, a Firenze e in tante grandi sale del mondo. Come al solito, spazio anche alla produzione del presente. Stavolta con la commissione a Renato Miani di un pezzo dedicato a Pasolini, per il centenario della nascita, e a Filippo Del Corno di una composizione co-prodotta con i Pomeriggi Musicali di Milano.
Con James Conlon il 21 ottobre, si aprirà la Stagione 2022/2023.
Per il tradizionale Concerto di Natale fissato, come tradizione comanda, nel pomeriggio della vigilia (24 dicembre ore 17.00), il direttore artistico Daniele Rustioni torna sul palcoscenico del Teatro Verdi insieme alla moglie Francesca Dego, violinista presente nelle maggiori stagioni sinfoniche e da camera d’Europa, Stati Uniti, Asia, che di recente ha anche esordito come scrittrice con il libro Tra le note. Classica: 24 chiavi di lettura.
Sul podio dell’ultimo appuntamento di stagione, il 23 maggio, un direttore da record: il veronese Andrea Battistoni, il più giovane mai scritturato dalla Scala.
Da oggi, lunedì 6 giugno, è aperta anche la aampagna abbonamenti (tutti i termini nel foglio dedicato). Sono riconfermate le consuete forme di abbonamento (da € 45,00 a € 240,00): Completo 16 concerti, Ottetto 8 concerti, Fai da Te da 5 a 12 concerti e Fai da Te aperto da 3 a 6 concerti.
Da questa nuova Stagione 2022/23, la Fondazione ORT si impegna a riprendere la pianta pre-pandemia del Cartellone 19/20, riassegnando così i vecchi posti storici degli abbonati,
È possibile rinnovare il proprio abbonamento recandosi al Teatro Verdi allo sportello dedicato, oppure comodamente da casa, effettuando un semplice bonifico.
Per info: tel. 055 0681726 – teatro@orchestradellatoscana.it